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Parla il capo ultras del Bologna; Bologna non e’ una piazza razzista

Creato il 23 gennaio 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Parla il capo ultras del Bologna; Bologna non e’ una piazza razzistaRiportiamo l’intervista fatta da Tuttobolognaweb ad Andrea Gardenghi, tifoso della curva e portavoce del gruppo SRB sui fatti di domenica scorsa dei cori contri il Napoli;

Non sono d’accordo con quegli striscioni come non lo ero per quello su Pessotto di qualche tempo fa, anche se tutto questo nasce esplicitamente per contrastare la legge sulla discriminazione territoriale. E’ semplicemente un modo per combattere una norma assurda”. Il razzismo, quindi, non c’entra nulla: “Assolutamente, Bologna non è razzista, così come non lo è la curva. Anzi, sappiamo tutti benissimo, e lo sanno anche a livello nazionale, che se succedesse qualcosa di brutto a Napoli, Bologna sarebbe la prima a mandare aiuti o soldi”. A rincarare la dose ci ha poi pensato Morandi, esprimendo palesemente il suo dissenso e minacciando di lasciare il ruolo di presidente onorario: “E’ un comportamento non comprensibile, dov’era Morandi quando gli altri anni facevamo cori contro il Napoli? Perché ha esternato solo ora il suo pensiero?” Magari i fischi durante Caruso di Lucio Dalla potrebbero essere stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso? “E’ assurdo essere accusati di non aver rispettato Lucio Dalla, inconcepibile…Basta solo andare a rivedere come ci siamo comportati quando ci ha lasciato. Ci siamo tutti quanti uniti nel dolore per una grave perdita, la perdita di un grande artista ma soprattutto di un grande uomo e di un grande bolognese”. Ma allora perché si è scatenata una polemica così grande, soprattutto a livello nazionale? “Non lo so, siamo ultras e viviamo lo stadio come tali, ma non ci comportiamo diversamente dagli ultras delle altre città. Per questo non sopportiamo i giudizi da parte di alcuni personaggi da salotto che non sanno minimamente come un uomo di curva vive lo stadio: siamo persone normali che si fanno centinaia di chilometri in trasferta beccandoci anche gavettoni di piscio, come successo in passato anche a Napoli, lo ripeto, il nostro unico obiettivo è quello di protestare platealmente contro una legge e contro l’operato legislativo dello stato che noi reputiamo altamente negativo, l’introduzione di determinate norme non fa altro che tenere le persone lontane dagli stadi. Inoltre non capiamo perché i tifosi napoletani possono urlare ‘bolognese pezzo di merda’ mentre noi no, a loro non viene sanzionato mai nulla”.


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