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Parla il medico di Lourdes: una seria analisi scientifica dietro ad ogni miracolo

Creato il 19 gennaio 2012 da Uccronline

Parla il medico di Lourdes: una seria analisi scientifica dietro ad ogni miracoloE' il 25 marzo 1858. A Lourdes, Bernadette Soubirous, appena quattordicenne, conosce finalmente l'identità della misteriosa "Signora" che le appare nella Grotta di Massabielle. Da allora milioni di storie periclitanti fra la sofferenza ed il balsamo della speranza. Una fede affettiva, calda, materna. E poi i miracoli. E' il capitolo che fa più notizia.

Sono talmente numerosi i casi di miracoli, veri o presunti tali, a Lourdes che già verso la fine dell'Ottocento il vescovo diocesano istituì un Bureau Médical, deputato alla raccolta e ad un primo esame delle segnalazioni di guarigioni ritenute inspiegabili. Oggi, a capo di questo "ufficio scientifico" c'è un italiano: Alessandro De Franciscis. Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzatosi in pediatria a Boston e diploma di Master of Science in Epidemiology presso la Harvard University, School of Public Health. Ricercatore presso il Dipartimento di Pediatria del Policlinico universitario Federico II di Napoli e ha portato avanti anche una carriera politica fino al 2008, quando il vescovo di Tarbes-Lourdes gli ha chiesto di assumere l'incarico di "medico permanente" a Lourdes.

Il suo compito è quello di istruire i casi di "guarigioni inspiegabili", avviando una valutazione seria e scientificamente rigorosa, confrontandosi con gli altri medici presenti a Lourdes (qui un elenco). Per confermare "l'autenticità" del miracolo, si segue una griglia di sette criteri -ancora quella indicata dal cardinale Lambertini alla fine del Seicento che ha un forte fondamento razionale-: malattia grave; diagnosi certa; malattia organica; guarigione avvenuta senza l'aiuto di alcuna terapia; guarigione istantanea e completa e senza reliquati; guarigione durevole nel tempo. Si segue la persona, si consultano le cartelle cliniche, la si sottopone eventualmente, ad altri esami specialistici. Se tutti i criteri sono rispettati, continua De Franciscis, si invia il tutto al Comitato Medico Internazionale di Parigi composto da specialisti di ogni parte del mondo, fra cui tre italiani. Uno di loro viene proposto come relatore. E l'ultima parola spetta poi al vescovo diocesano. Finora, spiega, le dichiarazioni che attestano il "miracolo" sono 68. Nove sono i "miracolati" ancora viventi. "Sul piano professionale", conclude, "sono l'unico medico al mondo che si occupa di guariti non di malati".

Di fronte a questo livello di professionalità e serietà scientifica è davvero difficile continuare a mettere in dubbio che a Lourdes accada davvero qualcosa di incredibile. Non è possibile negare l'evidenza oggettiva. Lo ha riconosciuto anche il premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier: "Riguardo ai miracoli di Lourdes che ho studiato, credo effettivamente che si tratti di qualcosa non spiegabile. [...] Io non mi spiego questi miracoli, ma riconosco che vi sono guarigioni non comprese allo stato attuale della scienza". Sappiamo poi che un altro premio Nobel, Alexis Carrel, si è convertito proprio assistendo in prima persona ad un miracolo verso una sua paziente sotto la grotta dell'apparizione. Di guarigioni concrete dunque si tratta e tuttavia può rimanere questa obiezione: come mai, di tanti figli che si rivolgono bisognosi a Lei, non tutti ricevano la grazia della guarigione? " I miei pensieri non sono i vostri pensieri", dice Dio nell'Antico Testamento. Per ognuno di noi c'è un progetto d'amore diverso, anche se umanamente non è cosi facile da accettare, soprattutto quando lo si vive in prima persona.

Emiliano Amico

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