22 gennaio 2012
Nota informativa
Alle 18:45 del 19 gennaio è deceduto a Santiago de Cuba il detenuto comune Wilman Villar Mendoza, nella sala di terapia intensiva dell’ospedale Clinico Chirurgico “Doctor Juan Bruno Zayas”, a causa diun’insufficienza multi-organo conseguente a un grave processo respiratorio settico, che ha portato il paziente a uno shock per setticemia.
Questa persona era stata trasferita con urgenza il 13 gennaio scorso dal centro penitenziario “Aguadores”, all’ospedale provinciale “Saturnino Lora”, con sintomi di una polmonite severa al polmone sinistro e ha ricevuto tutte le cure per questo tipo di affezione, gli sono stati somministrati ventilazione e nutrizione artificiale, flebo, emoderivati, supporto con farmaci specifici e antibiotici ad ampio spettro di ultima generazione.
L’ospedale clinico chirurgico “Juan Bruno Zayas”, dove è deceduto, è uno dei centri ospedalieri di maggiore livello nella regione orientale e il suo reparto di terapia intensiva ha una vasta esperienza nella cura del paziente grave.
Villar Mendoza risiedeva nel municipio Contramaestre, in provincia di Santiago de Cuba, e scontava la pena della reclusione dal 25 novembre 2011, per i reati di Oltraggio, Aggressione e Resistenza.
Il fatto per il quale è stato condannato si è verificato durante una lite in pubblico durante la quale ha aggredito la moglie provocandole lesioni al viso, per cui sua suocera ha richiesto l’intervento delle autorità e, quando sono accorsi gli agenti della PNR, ha opposto resistenza e li ha aggrediti.
I suoi familiari più stretti erano al corrente di tutti i procedimenti impiegati nella cure mediche prestategli, e hanno riconosciuto lo sforzo dell’equipe di specialisti che lo ha seguito.
In relazione a questo fatto, da vari giorni agenzie di stampa straniere, in particolare di Miami, stanno promuovendo un’intensa campagna internazionale diffamatoria, in collusione con elementi controrivoluzionari interni che presentano Villar Mendoza come un presunto ‘dissidente’ deceduto dopo aver intrapreso uno sciopero della fame in prigione. Al riguardo si dispone di abbondanti prove e testimonianze che dimostrano che non era un dissidente né era in sciopero della fame.
Wilman Villar dopo avere commesso il reato, per il quale è stato processato a piede libero, ha cominciato a legarsi a elementi controrivoluzionari a Santiago de Cuba chi gli hanno fatto credere che la sua presunta appartenenza ai gruppuscoli mercenari gli avrebbe permesso di evitare l’azione della giustizia.
Cuba si rammarica della morte di qualunque essere umano; condanna energicamente le grossolane manipolazioni dei nostri nemici, e saprà smontare questa nuova aggressione con la verità e la fermezza che caratterizza il suo popolo
DAL SITO DEI COMUNISTI SINISTRA POPOLARE