parliamo di gruppi "unici": 1) MORPHINE

Creato il 24 agosto 2011 da Hanz
Spessissimo sentiamo il bisogno di mettere etichette alla musica che ci piace (non solo alla musica, naturalmente), a incasellarla in un genere o a compararla ad altra musica per avere dei punti di riferimento. Così, sentiamo dire che i primi Coldplay erano "stile Radiohead", che un sacco di gruppi inglesi nati dopo i Massive Attack fanno musica "trip hop" (Portishead? Ovviamente Tricky? i primi Morcheeba?), che Ligabue è lo "Springsteen italiano" (argh).
Ma per fortuna ci sono gruppi inetichettabili, unici, che fanno e soprattutto hanno fatto musica che non somigliava a nulla che fosse arrivato prima e che non sono stati imitati da nessun altro dopo. In particolare, mi vengono in mente tre nomi che ho amato moltissimo negli anni 90 e che continuo ad ascoltare ancora adesso con immutata ammirazione: parlo dei Morphine, dei Primus e dei Soul Coughing.

Uno dei grandi rimpianti della mia vita da appassionato di musica è non aver mai visto i Morphine suonare dal vivo. Dovevano essere grandiosi, live ancor più che su disco, almeno a giudicare dalle registrazioni disponibili: "Bootleg Detroit", l'unica ufficiale, e i molti concerti che si trovano scaricabili in rete o su youtube: dolci e furiosi, soul e rock, classici e sperimentali. tutto in un solo gruppo indefinibile a parole. Come si può infatti definire una musica fatta del basso a due corde (!) del leader Mark Sandman, della batteria jazzy di Billy Conway (e/o Jerome Duprée) e del sassofono (spesso DUE sassofoni suonati CONTEMPORANEAMENTE) di Dana Colley?
Niente chitarre, nè elettriche nè acustiche, niente melodie convenzionali, niente che abbiate già sentito prima: solo i Morphine, il loro suono unico, definito tra il '92 e il '99 da una manciata di album di altissimo livello, tra cui spicca "Cure for Pain" e di cui il solo "Like Swimming" vede abbassarsi leggermente la qualità del songwriting, come a cercare una nuova direzione sonora che ancora non appariva chiara. Nell'ultimo "The Night", uscito nel 2000, nuove strade apparivano all'orizzonte ma era ormai troppo tardi: Mark Sandman ci aveva già lasciato tragicamente, morendo d'infarto alla fine del concerto di Palestrina, vicino a Roma. Ecco perchè il mio rimpianto è incolmabile, da vivo non li vedrò più: ma non posso fare a meno di tornare periodicamente a vedere come avrebbe potuto essere.
Ps. Segnalo un ottimo box dedicato a Sandman e uscito dopo la sua morte, contenente varie tracce audio e video dei mille progetti paralleli di Mark, che dimostrano quanto la sua mente fosse prolifica e vulcanica. Da non perdere anche il suo gruppo precedente ai Morphine, i Treat Her Right (in cui militò anche Conway), autori di un rock-blues più "canonico" ma molto interessante. Un film sulla storia di Mark Sandman dal titolo "Cure for pain" sta per uscire nelle sale americane (il trailer qui), a testimoniare, speriamo, il ritrovato interesse per la sua musica e la sua storia. C'è anche una fondazione no profit a lui intitolata  ("The M.S. Music Project") che si preoccupa di dare ai bambini un'educazione musicale mettendo a disposizione corsi e sale di registrazione.
Quanto a Colley e Conway, i due hanno proseguito insieme dopo la scomparsa del loro leader: prima rendendogli omaggio con la Orchestra Morphine, poi con il nuovo gruppo Twinemen che merita senz'altro un ascolto attento.
"I got a head with wings
And I can see so far away, I can see so clear
You would not believe the view up here
I got a head with wings"

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