Festa di Addiopizzo.
Sto cercando di dare a Bellimbusto una forte caratterizzazione anti-mafia, in quanto siciliano sono profondamente amareggiato e dispiaciuto di questo connubio quasi naturale, Sicilia uguale mafia, è vero che la colpa è principalmente nostra, è pure vero che abbiamo anche il potere di poterla cambiare qualcosa. In questo articolo non faccio la crono-storia dell’evento, preferisco parlare delle emozioni che questa tematica mi suscita, sempre, perchè immaginare una terra libera dal pizzo, dal malaffare, dal clientelismo e dai soprusi è quello a cui tutti dovremmo ambire.
Di anni ne sono passati, credo 8, da quando una mattina, Palermo, si è svegliata sommersa di scritte che recitavano “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità“, e otto anni dopo, parlare di un importante evento anti-mafia, che gode anche di numerosi ed importanti testimonial (Pif, Ficarra e Picono ieri erano sul palco) è sicuramente un esempio che lascia ben sperare. Le cose non si cambiano da un giorno all’altro, ci vuole tempo e la teoria dei piccoli passi è sicuramente quella da seguire, e i ragazzi di addiopizzo di cose sono riuscite a farne, dalla costituzione di un bacino di associazione alla creazione di un circuito di negozi ed imprese pizzo-free, a loro grande merito e un affettuoso ringraziamento per il lavoro fatto e per quello che ancora faranno.
Oggi, a Palermo, qualcuno ha addirittura trovato il coraggio di ribellarsi al pizzo! Certo, la grande maggioranza continua a pagarlo, perchè è culturalmente che si deve intervenire, e in questo le istituzioni non hanno certo lavorato nel migliore dei modi, l’intreccio mafioso-politico, evidente e palese, non ha nessun interesse nel far cambiare le cose, deve essere la nostra voglia di libertà e legalità a dar vita ad una “rivoluzione culturale”.
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Lista dei negozi pizzo-free
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