Ecco, non fosse altro che per rendersi conto delle proprie limitazioni linguistiche, ognuno dovrebbe leggere il libro di David Forrest: E a mio nipote Albert lascio l’isola che ho vinto a Fatty Hagan in una partita a poker.
Ovviamente, però, nel libro c’è anche dell’altro. Troverete una vena di godibilissimo sarcasmo verso i sistemi politico-militari delle grandi potenze che dai tempi della guerra fredda (epoca in cui si svolgono i fatti narrati) ad oggi, non sembrano affatto migliorati. Troverete un paio di divertenti intrecci amorosi e la confortante riscoperta che gli uomini tendono naturalmente ad amarsi e capirsi, quando lasciati liberi dall’armamentario che tende a farli vivere, sempre e comunque, l’un contro l’altro armati. Troverete, infine, una verità ultima: un buon bicchiere di distillato è una necessità primaria del genere umano.
Quindi, invece di dannarvi l’anima con improbabili corsi di inglese on line, munitevi di un buon bicchiere di calvados (o altro distillato a vostro piacere), spaparanzatevi nella vostra poltrona preferita e godetevi il romanzo di Forrest. Vedrete: sentirsi un po’ come Tanja fa un gran bene al proprio tormentato ego.
In verità neanche l’autore esiste. David Forrest infatti è lo pseudonimo con cui i due scrittori inglesi Robert Forrest-Webb e David Eliades hanno firmato questo piccolo gioiello nel 1969 (e pubblicato in Italia quasi dieci anni dopo). I due sono autori anche di The Great Dinosaur Robbery (del 1970), un giallo comico da cui la Walt Disney ha tratto, nel 1975, il film One of our Dinosaurs is Missing: “manca uno dei nostri dinosauri”, i cui i toni violenti sono stati smorzati a favore di un pubblico infantile. Da After me, the deluge del 1972, Garinei e Giovannini hanno tratto la commedia musicale Aggiungi un posto a tavola che debuttò al teatro Sistina di Roma nel dicembre del 1974, con le musiche di Armando Trovajoli. Difficile reperire i libri di Forrest, sia in italiano che in inglese, ma se siete rimasti almeno un po’ incuriositi potete acquistare, raschiando il fondo del web, anche Dopo di me il diluvio che, strano ma vero, non parla di un noto personaggio della scena politica italiana.