Per due volte abbiamo ciccato la possibilità di prendere tre punti alla Juve e dopo l’impresa corsara a Torino abbiamo collezionato due sconfitte in trasferta e un pareggio in casa. Evidentemente, non siamo da scudetto. Questo lo sapevamo. Ma di questo passo rischiamo di non essere neppure da Champions League, visto che Napoli e Fiorentina al momento corrono più di noi. Paghiamo la qualità della rosa, non all’altezza, e la lungodegenza di giocatori come Chivu e Stankovic (ora pure Mudingayi). Ormai si è capito che la squadra ha limiti “strutturali”, che si ripropongono ad ogni partita: Juan Jesus in difficoltà nelle chiusure sull’uomo, Guarin troppo individualista e spesso presuntuoso, Alvarez lento e prevedibile, una scarsa dinamicità sulle fasce (ad eccezione di Nagatomo). Aggiungiamoci il momento no di Milito, i cali di concentrazione e alcuni errori tattici madornali, che ad ogni partita stiamo pagando cari. Altrimenti non si spiega come Sansone (non il Kakà dei tempi d’oro) possa farsi 50 metri di campo, palla al piede, senza che nessuno riesca a fermarlo.
Insomma, come non detto. Siamo ancora a meno quattro, quando avremmo potuto benissimo essere, senza grossi sforzi, almeno a più uno (pareggio contro Atalanta e Parma, vittoria contro il Cagliari). Peccato.
I miei voti: Handanovic 6 Ranocchia 6 Samuel 6 Juan Jesus 5 (Duncan sv) Zanetti 5,5 Guarin 5,5 Cambiasso 5,5 (Livaja sv) Alvarez 5 (Coutinho 6) Nagatomo 6,5 Milito 5 Palacio 5