Coop Italia e Consorzio del Parmigiano-Reggiano scendono congiuntamente in campo a sostegno dei caseifici che hanno subito pesanti danni (300.000 le forme cadute, e circa la metà quelle che hanno subito danni) a causa del terremoto del 20 maggio e, al tempo stesso, per evitare speculazioni – i cui primi segnali già si ravvisano – che produrrebbero ulteriori danni ai produttori già colpiti dal sisma e potrebbero alterare la concorrenza in fase di consumo.
Proprio in questi giorni gira in rete una richiesta di un caseificio in provincia di Modena che lancia un appello, fortemente recepito dai consumatori, per l'acquisto delle proprie forme.Che fare allora: comprare per aiutare l'azienda in difficoltà o non comprare per evitare speculazioni e alterare i prezzi di vendita?E' chiaro che nel momento critico vanno aiutate maggiormente le aziende in difficoltà rispetto a quelle che potrebbero avere un danno dall'abbassamento dei prezzi. Ma, per evitare di danneggiare qualcuno favorendo altri il consorzio lavora a una strategia di aiuti ai caseifici che hanno avuto perdite o danneggiamenti, mettendo a disposizione altre strutture per la stagionatura delle forme ancora sane e garantendo che non ci saranno ribassi di prezzi lungo la filiera (soprattutto nei confronti dei produttori di latte).Per quanto riguarda le forme cadute, quelle non danneggiate continueranno la stagionatura mentre tra quelle danneggiate, le forme con stagionatura sopra i 12 mesi e già marchiate saranno selezionate, controllate dalla struttura sanitaria e destinate al commercio come Parmigiano Reggiano mentre quelle sotto i 12 mesi di stagionatura e non ancora marchiate saranno conservate in celle frigorifere per l'utilizzo in preparazioni industriali [vedi PARMIGIANO REGGIANO: GARA DI SOLIDARIETÀ TRA I CASEIFICI].Qual è la strategia migliore? Certamente quella che aiuta chi ha subito danni dal terremoto senza, a sua volta, danneggiare le imprese stesse o le concorrenti. In queste situazioni ci si trova a volte in imbarazzo essendo magari portati, per spirito di solidarietà, a fare una scelta istintiva che potrebbe non essere quella ottimale. L'essenziale è che si limitino al massimo fenomeni speculativi e di sciacallaggio, sempre all'opera, disgrazia o non disgrazia.imagecredit parmigiano-reggiano.it