Quanto è superfluo aver visitato il mondo... Aver mangiato da un grande pentolone, aver tagliato in due una sigaretta! Quant'è inutile tutte ques'esperienza, se poi ad ogni istante ci si ritrova al punto di partenza? Se il saggio è solo colui che sa di non sapere, invece di fissare le sue mani da dio, troppo spesso giunte solo per pregare.
Che le preghiere muoiano prima del mio corpo d'uomo! E non provate neanche a piangere sul feretro, perchè esso è vuoto! I morti sono per gli stolti, affinchè possano sprecare fiato il due novembre. Per me resta la notte, lunga, immensa, che degli anni si fa solo beffe. Pregate per i cani! Loro ne hanno decisamente più bisogno!
Mia madre voleva farsi suora.
Alla fine, chissà perché, scelse d'esser profana.
Forse non trovò più la vocazione,
forse rilesse meglio quei testi così inumani,
o forse, magari, la legge della noia
la tromortì molto più delle smorte lagne
d'un vecchio prete senza sesso,
finito in seminario solo per estrema povertà.
Mia madre voleva farsi suora,
e nell'anagrafe del paradiso,
il mio nome non fu mai in ordine alfabetico,
come quando in prima media,
aggiunto in seguito nella classe dei migliori,
tutti, ignari di quel torto,
mi chiedevano stupiti,
perché la Z venisse prima della B.
Ed io,
fingevo d'ignorare.(Copyright (C) Giuseppe Bonaccorso. All Rights Reserved)