…e poi a volte provo a immaginare il silenzio. Quello vero che fa impazzire. Quello possibile solo se creato dall’uomo. Quello che ti fa sentire solo il battito del cuore o il respiro. Quello che i pensieri si materializzano. Quello che non esiste.
Provo a immaginarlo mentre sento in lontananza una tagliaerba, il cinguettio degli uccellini, un’auto che passa con la radio accesa, l’abbaiare di un cane, le campane che suonano e il mio respiro in questo caldo sabato pomeriggio di primavera.
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