Intanto la rete impazza, il Tribunale virtuale non sa più con chi schierarsi. La seconda richiesta di arresto è stata depositata e, i pm di Teramo, Greta Aloisi, Davide Rosati e Gabriele Ferretti, non hanno dubbi sulla colpevolezza del Parolisi ed hanno ratificato il mandato già depositato dai PM ascolani.Esiste però una differenza sostanziale tra le due istanze, quest’ultima oltre all’omicidio aggravato da vincolo di parentela e crudeltà, riporta anche il vilipendio di cadavere in concorso.E’ chiaro, esiste un complice, il Parolisi non ha agito da solo. Gli inquirenti sono a caccia del complice che certamente ha operato almeno 24 ore dopo che Melania era già stata uccisa. Così sembra. Sembra persino che, il complice possa essere qualcuno o qualcosa a cui si riferisce la telefonata fra Parolisi e la sorella, il cosìdetto cliente, o probabilmente qualcuno che vive intorno all’ambiente militare e che è a conoscenza di quell’ambiente particolare creatosi intorno alla Clementi, oppure? La telefonata diventa sempre più misteriosa anche per gli inquirenti.
In attesa della decisione del Gip di Teramo, Giovanni Cirillo, dovrà pronunciarsi sulla scarcerazione di Parolisi entro la mezzanotte del prossimo 6 agosto. Se il Tribunale reale attende il tempo previsto per legge, quello della rete impazza e ormai migliaia di donne sono schierate contro Salvatore e Ludovica, riconoscendo nella Perrone un ipotetico nemico da “abbattere”, mentre poi sorgono gruppi a sostegno di Parolisi e altri ancora che vogliono Melania beatificata.
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