Parsing Properties – Lonigo, Palazzo Pisani

Creato il 16 settembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Nel suggestivo scenario di Palazzo Pisani di Lonigo, Vicenza, prosegue per tutto il mese Parsing Properties, una mostra dove i protagonisti sono quattro artisti dell’ultima generazione.

Prosegue fino al 28 settembre a Palazzo Pisani di Lonigo la mostra Parsing Properties: the politics of art experience, una collettiva di arte contemporanea che precede l’apertura del New Generation Festival 2014, l’evento dedicato all’arte e al contemporaneo che, giunto alla sua quarta edizione, è diventato un atteso punto di riferimento della proposta artistica regionale.

Il comune di Lonigo è da due anni impegnato nella promozione del territorio e del turismo culturale attraverso mostre e festival di arte moderna e contemporanea di importanza nazionale, ospitati a Palazzo Pisani grazie alla collaborazione con MV Eventi. Dopo Renato Guttuso e Andy Warhol, il percorso espositivo continua con la promozione ed il supporto ai giovani talenti del contemporaneo. Il titolo di questa mostra, Parsing Properties, racchiude l’obiettivo di raccontare l’esperienza dei quattro artisti selezionati attraverso i canoni estetici di una nuova generazione di creativi.

Guido Airoldi, bergamasco nato nel 1977, svolge la sua attività artistica attraverso pittura, collage e performance, con una particolare attenzione al recupero di immagini preesistenti. Ha esposto nei prestigiosi spazi dell’Arsenale di Venezia, a Budapest e a Londra. Le carte di Guido sono il risultato di un lavoro manuale che comincia in un luogo preciso con un gesto: staccare il manifesto dal luogo pubblico ove è stato incollato. Come fosse ogni volta una performance, vestito il camice bianco, Guido solleva delicatamente la carta collosa cercando di mantenere intatto l’animale che troneggia sul manifesto del circo, esaltato nella forma e nell’aspetto, oppure, con un gesto deciso, strappa lo spessore di manifesti accumulatisi nel tempo.

Gabriele Brucceri, vicentino, è nato nel 1983. Vincitore del Fabriano Watercolour 2014, la sua ricerca artistica, influenzata dal lavoro del britannico David Hockney, si fonda su corposità acquitrinose, destrutturazioni organiche e sguardi disincantati che riflettono l’instabilità dei moderni rapporti sociali, che si instaurano attraverso le maschere che i nuovi strumenti di comunicazione permettono di indossare (Laura Luppi). La sua è una pittura che toglie il respiro, atta a bloccare il tempo in un istante sospeso nel vuoto dove tempo e spazio perdono la loro importanza, quasi a togliere allo spettatore ogni certezza di una connessione con la realtà.

Lorenzo Manenti, bergamasco del 1978, è interessato all’idea di memoria e di tempo. Il tempo, concetto astratto, è in grado di concretizzarsi attraverso il deterioramento dei materiali, rendendo visibile, tangibile, la distanza tra l’origine di un oggetto e noi che oggi ne siamo, temporaneamente, i custodi. Ogni reperto archeologico porta con sé una carica di energia della civiltà da cui proviene e di cui spesso è tutto ciò che rimane.

Le figure che rappresento sono frammenti di una quotidianità passata, dei cambiamenti radicali della storia e di riflessioni personali sui rapporti tra cultura del passato e di quella contemporanea. Così Giacomo Modolo, vicentino nato nel 1988, definisce il proprio lavoro, una realtà romantica, drammatica o mitizzata, come spesso la si racconta dai ricordi, dall’altra la verità, banalizzata dalla vita di tutti i giorni. Laureato in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia vanta numerose esperienze nel campo grafico e pittorico esponendo il proprio lavoro in Italia, Germania, Bulgaria e Argentina “rivendicando il concetto di unicità, in un mondo soffocato dalle immagini di una creatività sempre più rivolta alle necessità del mercato”.

La mostra resterà aperta fino al 28 settembre, ad ingresso libero, con i seguenti orari: venerdì 16.00/19.00, sabato e domenica 10.00/12.30- 16.00/19.30.

Parsing Proberties: The politics of art experience
Palazzo Pisani, piazza Garibaldi 1 – Lonigo (Vi)



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