Ricomincia il Grande Fratello, lunedì prossimo Mediaset aprirà il sipario con uno dei programmi più trash degli ultimi tempi. Da settimane imperversano le pubblicità in tv provando a suscitare la curiosità dei telespettatori promettendo novità incredibili. La produzione si è inventata in stile PD, addirittura le primarie tra quattro candidati che ognuno potrà votare e nel corso della prima puntata avrà l’onore di entrare in quella casa.
Fin qui si può discutere sulla bontà del prodotto televisivo e si può decidere con lo strumento potentissimo del telecomando cosa fare. Ma, come spesso ci hanno abituato i media, Napoli con le sue storie da raccontare attraverso dei personaggi o presunti tali è sempre in prima linea. Anche in questo caso.
Tra i quattro candidati alle primarie c’è un concorrente napoletano, il 24enne Enzo Capasso, che ieri è stato presentato tramite un video nel corso della trasmissione pomeridiana condotta dalla partenopea di origine Barbara D’Urso. Il giovane si racconta in pochissimo tempo e dice di essere nato nel cuore di Napoli, a Spaccanapoli. E sapete cos’ha da raccontare subito? Ma ovviamente ha un passato complicato alle spalle. Da piccolo ha scippato una persona, è stato chiuso in una comunità ma oggi grazie ad una redenzione sociale è sposato e lavora come pizzaiolo.
Ci risiamo. La scelta della produzione del Grande Fratello è ricaduta sulla solita storia che appare in tv quando si vuol parlare di Napoli, convinti che ancora possa fare sensazione e portare ascolti in tv. Quello che ci chiediamo è questo: possibile che Napoli possa raccontare sempre e solo questo tipo di storie? La scelta, la solita, è fatta per mettere in vetrina i soliti luoghi comuni della città? Napoli uguale criminalità. Questo è il messaggio vogliono propagandare?
Noi pensiamo, invece, che Napoli possa offrire ben altro. Tante storie da raccontare sicuramente più interessanti di queste.