di Alessandro Ligas
Frascati, Roma, Trieste, Milano, Pavia, Bologna, Ferrata, Pisa, Bari e Cagliari 10 città che daranno una nuova lettura del modo di fare ricerca e del mondo dei ricercatori. 10 città che festeggeranno il decimo anniversario dell’evento scientifico più famoso al mondo stimolando l´interesse del grande pubblico (di tutte le età) dandogli l’opportunità di curiosare nei luoghi della ricerca scientifica normalmente chiusi al pubblico. Un momento unico dove si potrà apprendere divertendosi e si avrà l’opportunità di dialogare direttamente con i ricercatori, parlare con loro e riscoprire cosa fanno realmente per la società. Un dialogo che inizia il 20 settembre ma che non deve mai smettere che ha il fine di promuovere lo sviluppo complessivo, sia culturale che economico, del cittadino facendo crescere una consapevolezza ed una “confidenza” con le tematiche scientifiche in modo tale che tutti sappiano confrontarsi con la scienza con i giusti mezzi.
In Sardegna, ad esempio, dei 18 eventi previsti, sarà possibile capire come è possibile curare i tumori con gli acceleratori di particelle grazie alla fisica ed alla tecnologia avanzata applicata o capire cosa realmente sono le radiazioni. A Carbonia, presso il centro di ricerche Sotacarbo, sarà possibile andare alla ricerca della CO2 attraverso un percorso laboratoriale che permetterà, tramite sperimentazione diretta, di comprendere cosa si intende per “carbon capture and storage”-CCS. Saranno messi a disposizione dei visitatori tre banchi da lavoro attrezzati per ripetere, con materiali di uso comune, i passi principali delle tecnologie CCS: cattura, trasporto e confinamento della CO2. A Sassari, presso l’Università turritana, sarà possibile capire i segreti della birra, dalla fermentazione alla degustazione, o scoprire la scienza che si nasconde tra i fornelli. Il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Cagliari aprirà i propri laboratori fino alle 22.00, e sempre fino a notte tarda sarà possibile visitare il Museo di Fisica di Sardegna con i suoi strumenti storici, exhibit interattivi e fare esperimenti. Ma anche ripercorrere la storia della comunicazione: 120 anni fa Guglielomo Marconi inviò il primo segnale radio, diventando l’emblema della scoperta e della comunicazione a distanza, da allora il mondo è cambiato e si potrà fare un viaggio nel tempo partendo dai primi rivelatori di onde elettromagnetiche, agli attuali smartphone. Ma si potrà anche guardare il cielo con uno spirito diverso grazie al telescopio della nuova “cupoletta” astronomica del Dipartimento di Fisica che sarà il protagonista dell’osservazione della volta celeste sopra la città. Si potranno (tempo permettendo) osservare alcuni degli “oggetti” del cielo profondo come galassie, nebulose ed ammassi stellari in diretta, per scoprire il fascino dell’osservazione astronomica dal vivo.
In una giornata sono racchiuse tantissime prospettive che ci permettono di scoprire come è fatto il mondo e come il ricercatore si approccia alla conoscenza di ciò che ci sta attorno.
Per una visione complessiva di tutti gli eventi Italiani previsti il 25 è possibile navigare sulle pagine del sito di Frascati Scienza mentre per conosce gli eventi europei previsti durante la Notte Europea dei Ricercatori, è possibile navigare nella pagina web predisposta dalla Commissione europea.