Mi riferisco nello specifico alle polemiche nate in seno all’Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) per la revoca della tessera onoraria dell’associazione (ed è quello che chiede la onlus CNJ , Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia) al cantautore Simone Cristicchi, reo di avere messo in scena un musical, Magazzino 18, che tratta i temi delle foibe.
Nello spettacolo, fortemente bastato sui documenti storici, senza revisioni di alcuna parte politica, e a detta di molti membri dell’associazione (quindi certamente non di destra) molto ben fatto e dettagliato si parla di chi scappava da Tito e dalle sue purghe in cerca di libertà.
Situazione a ranghi opposti, ma quantomeno sullo stesso piano umano di quello che avveniva solo qualche anno prima in terra italiana, ma il solo evocare la parola “Foibe” ha messo sugli scudi certe parti dell’associazione, specie quella di indole piu marxista e filo-jugoslava al punto da chiedere la revoca della tessera, cosa tralaltro regolarmente non prevista.
Purtoppo esistono ancora i negazionisti , specie nelle correnti piu vicine a Rifondazione e Comunisti Italiani, che riconoscono e condannano solo la violenza fascista, ma non quella delle foibe, come se il massacro degli italiani a opera di Tito non sia mai avvenuto.
Le schifezze le hanno fatte sia i neri che i rossi e negarle, cercando di cancellare la storia, non fa onore ai tanti italiani che persero la vita per violente decisioni dittatoriali
Brian Boitano (redattore)