partire per me è sempre l'inizio di un'avventura. che si tratti di poche ore o di molti giorni, non sai mai che cosa ti aspetta, ed è proprio questo il bello. partire significa abbandonare le certezze per gettarsi nell'ignoto, sapere ciò che si lascia ma non ciò che si troverà, affrontare imprevisti e situazioni sconosciute. certo, non è sempre così, a volte tutto fila liscio come l'olio e si torna indietro senza quasi essersi accorti di essere stati via. esistono diversi tipi di partenze e io, essendo un tipo prudente, ho sempre preferito quelle che prevedevano un ritorno. tuttavia a volte la tentazione di restare dov'ero è stata tanto forte da rendere quel ritorno straziante; quasi mai invece mi è capitato di voler tornare prima del tempo. partire non è solo fare la valigia e montare su un qualunque mezzo di trasporto, partire è anche permettere a se stessi di evolversi e di cambiare. per questo forse le partenze frequenti danno assuefazione, sono la dolce droga che ci porta via da ciò che ormai è trito e noioso, verso un mare risplendente di nuove possibilità. mi chiedo se io non mi stia sempre più avvicinando al punto in cui non mi girerò più indietro.
partire per me è sempre l'inizio di un'avventura. che si tratti di poche ore o di molti giorni, non sai mai che cosa ti aspetta, ed è proprio questo il bello. partire significa abbandonare le certezze per gettarsi nell'ignoto, sapere ciò che si lascia ma non ciò che si troverà, affrontare imprevisti e situazioni sconosciute. certo, non è sempre così, a volte tutto fila liscio come l'olio e si torna indietro senza quasi essersi accorti di essere stati via. esistono diversi tipi di partenze e io, essendo un tipo prudente, ho sempre preferito quelle che prevedevano un ritorno. tuttavia a volte la tentazione di restare dov'ero è stata tanto forte da rendere quel ritorno straziante; quasi mai invece mi è capitato di voler tornare prima del tempo. partire non è solo fare la valigia e montare su un qualunque mezzo di trasporto, partire è anche permettere a se stessi di evolversi e di cambiare. per questo forse le partenze frequenti danno assuefazione, sono la dolce droga che ci porta via da ciò che ormai è trito e noioso, verso un mare risplendente di nuove possibilità. mi chiedo se io non mi stia sempre più avvicinando al punto in cui non mi girerò più indietro.