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Da Pukos

Partite bene le Borse europee cedono alle vendite

Sale in particolare Unicredit sull’ipotesi di operazioni straordinarie. Per il resto quasi solo ribassi. Scendono soprattutto Luxottica e Ferragamo.

Non ci fosse stato il rialzo di UniCredit (+2,75%) il cui guadagno, unico fra i titoli del settore, è dovuto esclusivamente ad indiscrezioni di stampa, si ipotizza infatti la vendita di alcuni asset della controllata Bank of Austria, il calo del nostro Ftse Mib (-0,67%) sarebbe stato certamente più pesante.

Giornata debole per tutte le Piazze europee, partite bene dopo i rialzi di Shanghai e Tokyo, la seduta si è andata afflosciando, Wall Street l’aveva in parte rinvigorita soprattutto nei minuti che hanno preceduto il discorso del Presidente della Fed, Janet Yellen che, però, non ha scaldato i cuori degli investitori.

Insomma tutto rimandato a Draghi ed al suo irrobustimento del Quantitative easing, vediamo quanti miliardi di euro butterà ancora sui mercati per cercare di dare una scossa all’amorfa economia europea.

A parte Unicredit sono stati davvero pochi i titoli che hanno concluso le contrattazioni con un rialzo, segno inequivocabile che è il sentiment generale ad essere negativo.

In guadagno A2A (+1,12%) ed Enel Green Power (+0,56%). Per l’utility meneghina si tratta del quarto rialzo di fila, ma soprattutto del livello più elevato dal settembre 2008!!!

A sorpresa invece sul fondo dell’odierna classifica troviamo Luxottica (-3,60%), la trimestrale la conosceremo solo fra quasi una settimana, forse qualcuno ha pensato bene di prendere profitto “in tempo”, rimane comunque un ribasso poco chiaro, probabilmente determinato dal fatto che negli ultimi tempi il leader mondiale dell’occhialeria non aveva subito i contraccolpi avuti dal settore del lusso.

Inequivocabile, infatti, il nuovo calo di Salvatore Ferragamo (-3,36%) che ieri si era salvato, ma oggi ha visto solo vendite dall’inizio alla fine, ora siamo davvero ad un soffio dai minimi relativi dello scorso mese.

Terzo crollo consecutivo per Tenaris (-2,83%) che sconta il sentiment negativo per quanto riguarda i prezzi petroliferi.

Significativo anche il calo di Mediolanum (-2,80%), per il titolo dei Doris, il secondo storno in questo mese ed il ritorno sotto quota 7 euro non sono un buon viatico per il futuro.

Detto del calo di Telecom Italia (-2,79%) come sempre molto volatile di questi tempi, eccoci arrivati al comparto bancario che oggi vede sul fondo Banco Popolare (-2,67%), una brusca discesa che interrompe pericolosamente una fase rialzista che aveva illuso molti, il ritorno sopra la quotazione media degli ultimi dodici mesi, per ora, è quindi rimandato.

Ed a proposito di titoli in difficoltà, ecco Tod’s (-2,62%) arrivato al sesto ribasso consecutivo, anche per la società dei Della Valle le cose si stanno mettendo maluccio.

Detto del calo di altri due titoli del comparto bancario: Banca MPS (-2,57%) e Bper (-2,19%), concludiamo segnalando i ribassi di Saipem (-2,10%) tornato nuovamente sotto quota 8 euro e Fiat Chrysler (-2,07%) che non poteva, in una simile giornata, evitare prese di profitto.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro