di Cristiano Abbadessa
Come potete leggere nella sezione dedicata del nostro sito, ha preso ufficialmente avvio il progetto Narrativo Presente. Il primo passo è la pubblicazione della traccia cui ispirare liberamente i racconti per il mese di gennaio, costituita da un titolo (che è una citazione della Costituzione) e da due frasi che, sul medesimo tema, propongono due punti di vista diversi.
Abbiamo scelto un tema “alto”, ma d’altra parte perfettamente in linea con la nostra vocazione editoriale. Sappiamo che di primo acchito può spaventare e, magari, apparire più idoneo a un esercizio di saggistica che a una narrazione, ma proprio qui sta il bello della nostra scommessa. Certo, servono nel contempo fantasia e capacità di osservazione: ma l’idea è proprio quella di metterci alla prova interpretando la traccia in maniera creativa, costruendo storie, pescando tra metafore e allegorie, rovesciando il punto di vista e, insomma, ricorrendo a tutti quegli artifizi della scrittura che consentono di partire da un tema prettamente politico per farne oggetto di un racconto.
Confido molto in questo progetto, e conto di ricevere una risposta all’altezza. Attendiamo con curiosità e interesse le vostre produzioni, che ci auguriamo numerose e ricche di spunti.
Al proposito, un consiglio che è anche una preghiera: non aspettate l’ultimo giorno utile per inviare i vostri racconti, se è possibile. Parlo sulla scorta dell’esperienza fatta con il progetto (per molti versi analogo) del Pubblico Narratore, realizzato con il Festival Letteratura Milano: lì l’ottanta per cento dei racconti è arrivato negli ultimi due giorni possibili, creando ovvie difficoltà di lettura e selezione. Nel caso di Narrativo Presente, fra l’altro, una considerazione di opportunità dovrebbe spronare gli autori a non attendere l’ultimo minuto: la visione libera e gratuita del racconto sulle pagine del sito è tanto più lunga quanto prima il racconto stesso viene inviato; a partire dalla metà di febbraio i racconti cesseranno di essere a disposizione di tutti, passando alla selezione per gli ebook da pubblicare e/o all’area riservata, e chi ha atteso l’ultimo giorno di gennaio per inviarci il suo contributo rischia di rimanere in vetrina per tre settimane scarse (mentre chi invia oggi il racconto può contare su una quarantina di giorni di visibilità).
Buon lavoro a tutti!