Così, dopo aver trovato un paio di magliette per me, mi sono fatta carico della missione di fare da personal shopper/stylist per una mia amica - che da qui in poi chiamerò la Pazza Saggia - che cerca disperatamente un vestito per il matrimonio di sua sorella. Missione non riuscita, sfiorata baruffa con la commessa perchè voleva rifilarci un coprispalle ORRENDO e costosissimo "Perchè altrimenti staccato dal vestito non lo vendiamo". Ma saranno pure fatti vostri!
Cena tipicamente pre-pasquale a base di cibo messicano e chiacchiere tipicamente femminili. Mettete quattro donne ad un tavolo con una ciotolona di nachos e aspettatevi il peggio.
Il giorno di Pasqua.
Apertura delle uova. Lo sapevo che non dovevo comprarmi il maledetto Grandi firme Bauli. Non vi dico la porcheria che ci ho trovato dentro. Ve la mostro che è meglio:
Ecco, solo che è gialla e sembra un sacchetto per la spesa della LIDL.
E dovrebbe essere di Gattinoni. Mah.
Ditemi che voi avete trovato di meglio. Anche perchè peggio di così sarebbe impossibile.
In seguito panico perchè io e Madre avevamo deciso di vestirci più o meno uguali (son problemoni).
Ho fatto da stylist per tutta la famiglia, sono sfilati in camera mia uno alla volta per chiedere consigli e per farsi mazziare da me. Eh, però io fra un po' mi farò pagare, ve lo dico.
Messa e poi pranzo con i nonni al ristorante. Tutto il mondo ha mangiato agnello e capretto, noi no, noi abbiamo mangiato pesce. Scelta vincente. In compenso il cameriere che faceva il simpatico credo mi abbia presa per una ragazzina minorenne, vista la sua faccia al mio "Beh, ma io voglio anche del bianco frizzante".
Colpo di grazia con fettona di colomba e spumante, poi entrata in coma alle ore 16 e 30 e ripresa di coscienza alle 18.37 frastornata come se mi fosse passato sopra un camion.
Superato indenne un aperitivo (analcolico!), ho preparato la torta di cui vi ho già parlato, per poi franare a letto.
Pasquetta.
Una giornata in cui mi sono resa conto che sto riprendendo in mano la mia vita.
Che le persone con cui ero sono amici miei, che non ero io l'ultima arrivata del gruppo, quella tagliata fuori dai discorsi che iniziano con "Ti ricordi di quella volta che...".
Ci siamo divertiti, abbiamo superato un ponte pericolante rischiando la vita, abbiamo visto i pavoni, le pecore e i cavalli e abbiamo mangiato (ancora) come i suddetti animali.
All'inizio, a dire il vero, me la sono vista brutta dato che ero in macchina con tutte e due le coppie che si sposano quest'estate. E avevano cominciato a parlare di annunci-scarpe bianche-vestiti-ma tu ti metti le calze?-lista nozze-bomboniere-invitati-rinfreschi-fedi. Poi per fortuna si è cambiato argomento.
E abbiamo finito in bellezza in questo posto qui:
E adesso si tenta di ricominciare, di riprendere il ritmo, di darsi una mossa perchè qui c'è un esame da fare e si sta battendo un po' troppo la fiacca. Male. Malissimo.
Ah, quasi dimenticavo.
Madre: "Non ti ho neanche lavato le tende per Pasqua. Mi sento in colpa."