S’Incontru e gli altri momenti dei giorni che precedono la Pasqua sono tradizioni medievali in un perfetto sincretismo tra le usanze più moderne ,importate in Sardegna dagli spagnoli, e quelle più ancestrali della terra sarda. Inni e canti in sardo e latino accompagnano processioni e funzioni, in uno spettacolo veramente raro.
Particolare e suggestivo è il rito finale che si svolge la mattina della Domenica di Pasqua: S’Incontru. L’incontro ossia il suggestivo ricongiungimento tra il Cristo Risorto e la Madonna.
Protagonisti delle due processioni sono i simulacri della Madonna e del Cristo, provenienti da direzioni opposte che quasi si rincorrono.
La folla assiste alla processione in reverente silenzio. In ultimo le statue si ritrovano una di fronte all’altro e, al segnale dato da una bandierina al centro del percorso, si salutano con un triplice inchino ed al terzo, tra l’applauso della folla e le musiche festanti della Banda. E’ la Pasqua, la resurrezione.
Alla Madonna viene tolto il velo nero che porta in segno di lutto lasciando spazio ad un bellissimo abito bianco e oro con il mantello azzurro, il velo di pizzo e la corona.
Il Cristo ora ha una fascia rossa e oro e l’aureola per simboleggiare l’avvenuta Resurrezione.
Affiancati, tra la folla le statue fanno rientro in Chiesa dove verrà celebrata la messa solenne.(amsicora.net)
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