Pasquale e Giacomo hanno infatti trascorso questo periodo nell’isola di La Palma, ospiti della Fundación Galileo Galilei (organizzazione no profit costituita dall’INAF) che, in collaborazione con la Società Astronomica Italiana, ha organizzato uno stage tra i più spettacolari: una visita all’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, uno dei più importanti siti osservativi a livello mondiale, arricchita da diverse ore di osservazione al Telescopio Nazionale Galileo (INAF-FGG), seguiti da Gloria Andreuzzi (TNG) e da Angela Misiano (SAIt). Osservatrice particolare dello stage e accompagnatrice d’eccezione Caterina Spezzano della Direzione Generale del MIUR per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica.
Le giornate più intense sono state il 18 e il 19 giugno, separate dalle osservazioni al TNG, con la visita al Gran Telescopio Canarias, un telescopio riflettore di 10,4 metri – il più grande a livello mondiale – al Mercator Telescope (1,2 metri di diametro) e al Nordic Optical Telescope (NOT, 2,56 metri di diametro).
Prima i ragazzi hanno acquisito osservazioni della cometa C/2012 K1 (PanSTARRS), poi una spettacolare immagine in tricromia della coppia di galassie NGC 5774 e NGC 5775. Di fronte ai loro occhi, si è svelata una delle scene più coinvolgenti che l’astronomia possa offrire: due galassie che sono probabilmente in una fase iniziale di merging, ovvero di collisione gravitazionale. Le due galassie, che distano dalla via Lattea circa 70 milioni di anni-luce, sembrano “unite” attraverso un braccio di gas, che forma un rarefatto ponte tra loro. Appena qualche mese fa Pasquale e Giacomo immagini del genere potevano, tutt’al più, cercarle su google… mentre grazie a Gloria e al personale del TNG (Walter Boschin astronomo di supporto e Albar Garcia de Gurtubai Escudero, operatore al telescopio), ne hanno vista una costituirsi di fronte ai loro occhi. La notte si infine è conclusa con l’osservazione di un asteroide.
Al risveglio, la visita al secondo più grande telescopio europeo, il William Herschel Telescope (WHT, 4,20 m di diametro), poi il saluto al Roque e ai suoi paesaggi di commovente drammaticità, e il ritorno al livello del mare.
Pasquale e Giacomo ora sono attesi, insieme agli altri vincitori delle Olimpiadi, a Stilo (RC) – in luglio – dove la SAIt e il Comitato olimpico hanno organizzato una scuola di preparazione per le Olimpiadi Internazionali, il prossimo autunno in Kirzighistan. Le Olimpiadi di Astronomia fanno parte del programma di valorizzazione delle eccellenze promosso dal MIUR e sono organizzate dalla Società Astronomica Italiana, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Fonte: Media INAF | Scritto da Emilio Molinari