Arriviamo a Delhi di passaggio, sarà soltanto la partenza e l'arrivo di questa breve gita culturale nel Rajasthan effettuata via strada in Jeep più un breve volo interno. Guidare in India non è impossibile ma solo per gli indyani, i sorpassi avvengono indifferentemente sia da sinistra che da destra, io e Pasqualino decidiamo di affidarci a un rilassante tour muniti di guida apprendista.
La prima tappa di questo classico itinerario è Mandawa attraverso la zona dello Shekawati, non è la prima volta che vengo in India ciò nonostante l' impatto è sempre molto forte, stravolgente è la fiera dei sapori e colori, guardare e odorare è questa l'essenza di primo impatto quando un occidentale visita l'India, bisogna in un certo senso essere mentalmente preparati altrimenti si rischia di esserne sopraffatti, gli odori da sopportare anche per un forte stomaco molte volte sono nauseabondi, un numero imprecisato di persone apparentemente senza meta si muovono in su e giù con i loro animali all'interno delle città in un turbinio di colori, cacche di vacca e incantatori di serpenti, nei bazaar si trova di tutto, improbabili tintorie, tessitori, venditori di spezie, di tappeti, di chincaglierie e gioiellerie, gli artigiani lavorano a cielo aperto ogni qualsivoglia di materiale, definire tutto quello che appare ai nostri occhi un bordello o un casino non rende l'idea all'ignaro viaggiatore.
Storiche fortezze e hotel super stellati ma anche povertà, sorrisi, dignità e spiritualità, tutto questo fa dell'India un paese unico che può cambiarti la vita e talvolta il modo di affrontarla.
La cucina indyana dal terzo giorno in poi diventa una questione di sopravvivenza, ma naturalmente poi dipende sempre dai palati più o meno pelosi, c'è persino chi l'adora, preferisco un semplice aglio olio e peperoncino, magari una bella grattugiata di bottarga o non so.. per cambiare una sfogliata di tartufo oppure... lasciamo perdere, sono soltanto pochi giorni in India e non sono qui per fare l'inviato speciale del gambero giallo.
Uscire da Delhi al solito non è semplice, il traffico è caotico, procediamo lentamente fra uno strombazzamento continuo di clacson, dopo più di un'ora per percorrere pochi km riusciamo finalmente ad uscire dalla grande città.Percorriamo strade polverose, sono incollato al finestrino, caos, vacche, carri, carretti, cammelli, gente che vaga in sù e in giù, oltrepassiamo villaggi dove la costante sono piccole botteghe una dietro all'altra, la vita si svolge sui lati della strade dove viene esposta ogni tipo di mercanzia, ganzissimo mi divertirei un monte se non fosse per l'estrema povertà che mi circonda.
http://hotelmandawa.free.fr/
Mandawa è una picccola cittadina nel cuore dello Shekawati da qui passava la vecchia via della seta, oggi è famosa per le sue Haveli.
La sosta è dedicata alla visita di palazzi dei vecchi mercanti e alla fortezza che domina la città.
La prossima tappa sarà Bikaner passando da Fatehpur.
A Fatehpur visitiamo ancora alcune bellissime Haveli in un clima misto di opulenza e assoluta povertà. Siamo a Bikaner una cittadina che sorge ai margini nel deserto del Thar.
ne conosco tanti..si ho capito fa parte della cultura locale, ma per me è meglio non fare questa assurda escursione, voi invece se vi garba o se vi pizzica la cute fatevi una passeggiata a piedi scalzi nel tempio.
Nel pomeriggio visita al Forte di Junagarh che è annoverato tra le fortezze più belle al mondo, è situato nel centro della città, conta di ben trentasette bastioni ed è bello soprattutto al suo interno. Le stanze sono tutte curatissime, adornate con mobili, costumi e gioielli dei vari Maharaja.
Prossima tappa il Lalgarh Palace, palazzo costruito dal Maharaja Ganga Singh, oggi però questo splendido palazzotto rosso, formato da balconi e cupole è stato adibito a hotel extralusso,così come tante altre antiche dimore del Rajasthan.
Jaisalmer è una spettacolare fortezza che appare improvvisamente dal deserto, è una cittadina medioevale racchiusa tra mura imponenti di arenaria gialla per questo è chiamata anche The Golden City, caratterizzata da strette viuzze ed imponenti Haveli scolpite e decorate.
Cedo volentieri alle pressioni dell' amico indyano per pranzare in un ristorantino probabilmente
"convenzionato" niente di particolare ma con una vista spettacolare sullla fortezza.
Visitiamo il Forte con il supporto dall' apprendista guida che con il suo Italo-Inglese sconclusionato ha tentato di illustrarne la magnificenza, il Forte è una città a parte dove il tempo si è fermato, in sè non è che sia più bello di altri, quello che colpisce è il ritmo della vita che si svolge al suo interno. Usciamo attraverso un'inestricabile labirinto di bancarelle non prima di aver acquistato alcuni oggetti, adesso non ci resta che un' inevitabile gita nel deserto.
http://www.jaisalmerdesertcamp.com/
Chi vuole può effettuare una passeggiata a dorso di cammello fino a raggiungere le dune, un'esperienza da ass molto hard che preferisco evitare, il paesaggio è bello, lo spettacolo del mare di sabbia mi rammenta altre gite, rientriamo al campo tendato per la cena a base di risotto ai funghi porcini, magari.. è che stasera avrei voglia di qualcosa di diverso, non so magari un risottino allo zafferano, magari con salsiccia o con l'ossobuco, slurp!
Prossima meta Manvar nel deserto del Thar una tappa intermedia sulla via per Jodhpur.
http://www.manvar.com/overview.htm
Siamo nel deserto, l'attrattiva sono le safari escursioni a bordo di vari mezzi, ne approfitto per effettuarla con un comoda jeep.
Jodhpur è come un'isola di arenaria rossa immersa in un mare di sabbia, la città è fortificata da alte mura che si estendono per km, conserva per molti versi tradizione e fascino antico, cacche di vacca e il solito market degli odori e sapori, soggiorniamo in una delle tante bellissime soluzioni Heritage
http://ajitbhawan.com/html/index.html
il Forte Mehrangarh è abbarbicato su di una collinetta, una tortuosa strada porta al forte distante dalla città qualche km, si tratta di una piccola cittadella fortificata delimitata da mura dove si trovano templi e il palazzo del Maharaja .
Ci sono in tutto sette porte, comprendente quella di Jayapol che significa "vittoria" contro l'armate di Jaipur e Bikaner. Le impronte dei palmi della mano sulla porta attraggono ancora i devoti e sono rivestite da una pasta vermiglia e una sottile lamina d'argento. All'interno troviamo un attrezzatissimo museo con sfarzose stanze decorate, coloratissimi costumi e pitture .
Anche qui la principale attrazione è la fortezza, un pezzo di eleganza e proporzione dell'architettura indiana del secolo scorso.
E' interamente scavata nella pietra di arenaria rossa, le pitture tradizionali a parete sono la prova della maestria degli artigiani delle epoche passate, fu costruita da un antenato di Pasqualino Maharajà, adesso è stata trasformata in un enorme mega hotel superstar, continuiamo verso Deogarh, la sosta è d'obbligo per la visita del complesso dei Templi Jainisti di Ranakpur.
Proseguimento per Deogarh.
Soggiornare al Deogarh Mahal è come fare un bagno in un glorioso passato, la struttura risalente al 17°secolo si trova sulla sommità di una collina da dove si può godere di una vista impressionante sulle catene montuose Aravalli, una parte del palazzo è ancora occupato dalla famiglia proprietaria che fa parte della gestione.
http://www.deogarhmahal.com/
Le sistemazioni sono da facilmente accessibili da :
http://www.grandluxuryhotels.com/hotel/taj-lake-palace/?gclid=CLD4wJXxr6UCFYlH4wodhCF_Gw
Noi ci limitiamo ad una gita ed a fotografarlo da lontano.
Ci accontentiamo invece di una bella Haveli con una vista spettacolare sul Lake Pichola.
http://jaiwanahaveli.com/
Però tutte queste fortezze, m'hanno belle fatto uggia
Visto dall'esterno il complesso da l'impressione di un unico palazzo, in realtà è costituito da quattro grandi edifici più molti altri di dimensioni più ridotte collegati tra loro da una serie innumerevole di corridoi, saloni, scale, cortili, giardini, così da costituire un labirinto sormontato da torri cupole, cosicchè da formare il più grande insieme di palazzi del Rajasthan.
Il suo interno è un trionfo di fastosità, la Cristal Gallery supera ogni immaginazione, tavoli, sedie e un letto di cristallo, alla fine stufo di così tanta bellezza siedo al bar sorseggiando una specie di limonata.
Visite rituali a l' Hawa Mahal o il palazzo dei venti ed al City Palace o Palazzo del Maharaja e al forte Amber.
il City Palace si estende su un'area vasta, è composto da una serie di edifici diviso fra cortili e giardini che si aprono si chiudono e si aprono, costituisce una delle attrazioni turistiche più famose a Jaipur, però diciamo pure che alla fine di questa gita culturale non ci ha impressionato più di tanto, altrettanto dicasi per il Forte Amber, bello, imponente ma.. uffa che noia.
Slurp..arrisentissi e sempre rammentarsi
Stop violence against children!
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