E poi, spesso, ci sono giorni maledetti,
come Pasque sprecate in morti inutili,
come quelle feste di solito trascorse
(dopo il pranzo di famiglia) nei boschi.
Tutto, allora, poteva anche far presagire
che la vita potesse essere lunga e felice;
oppure, forse, che sarebbe solo stata
inutile come quelle domeniche insipide.
Poi c’erano le notti, come ci sono ora,
che pullulavano di famelici fantasmi,
tanto che bisognava troppo spesso
cercare qualche rifugio, sotto a un letto,
come quasi quasi ti verrebbe ancora voglia
di provare a fare con i fantasmi attuali.
Ma tutto è cambiato e oggi sotto il letto
a malapena potrebbe starci un gatto …
Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.
.
Archiviato in:Poesia italiana, Poetry / Poesia Tagged: allora e oggi, capretto pasquale, fantasmi, fede vacillante, fuga nei boschi, letto rifugio, morti inutili, notti tormentate, Pasqua, passaggi, passaggio, perdizione, pranzo di famiglia, presagio, resurrezione, ricordi, terrore bambino