La TAZ è << utopica >> nel senso che prevede un’intensificazione della vita quotidiana, o come avrebbero potuto dire i surrealisti, la penetrazione della vita da parte del meraviglioso. Ma non può essere utopica nel senso normale del termine, da nessuna parte, o PostoNessunPosto. La TAZ è da qualche parte. Giace nell’intersezione di molte forze, come un qualche luogo-di-potere pagano all’incrocio di misteriose ley-lines[*], visibili all’adepto in parti di terreno, paesaggio, correnti d’aria, acqua, animali apparentemente slegati tra loro.
Ma ora le linee non sono tutte incise nel tempo e nello spazio. Alcune di esse esistono solo “all’interno” della tela, anche se si intersecano anche con tempi e luoghi reali. Forse alcune delle linee sono “ non-ordinarie”, nel senso che non esiste alcuna convenzione per quantificarle. Queste linee potrebbero venire studiate meglio alla luce della scienza del caos, invece che della sociologia, statistica economia ecc. I Modelli di forze che portano la TAZ in esistenza hanno qualcosa in comune con quei caotici “strani attrattori” che esistono, per così dire, tra dimensioni.
Hakim Bey – T.A.Z. Zone temporaneamente autonome -
[*]Ley-lines: Linee geoimantiche di forza che possono essere tracciate attraverso paesaggi.Un popolare passatempo tra gli occultisti inglesi.
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