Che poi sono stata in provincia di Mantova e nella capitale, ma a me è sembrato di superare uno scoglio immenso...
C'è che, tra le mille fisime e fisse che mi pervadono ed invadono, c'è anche questa allucinante paura dell'allontanarmi da casa.
Il ché non è affatto bello, lasciatevelo dire!
Ma, siccome quest'anno è volto alla totale, continua ed estenuante esaltazione del "come viene-viene", ho scelto di rompere le regole e farmi non uno, ma bensì DUE weekend fuoriporta.
...che io di casa stia a un'ora e mezza scarsa da Mantova poi, son quisquilie.
Senza narrare troppo della cittadina lombarda, tranne che dirvi in brevissimo che R-Dog è stato buono come non mai, che Brivido potrebbe vivere in un hammam e che lo amo anche quando mi porta a mangiare, in una sgangherata pizzeria di paese, una pizza secca secchenta, cimentiamoci nel resoconto delle vacanze romane...
"Vacanze romane" è uno dei film più iconografici della mia diva del cuore, ed emularla sarebbe stato il piano, oltre che un enorme onore...
Mi son detta che, sebbene non facesse abbastanza caldo per la Vespa, non fossi accompagnata da un figaccione e non avessi modo di tagliarmi i capelli, una principessa [più o meno] lo sono io pure!
Ergo la manina nella bocca della verità l'ho messa, piazza di Spagna l'ho stra visitata ed ho pure gettato la monetina nella fontana di Trevi, chiedendo un degno regalo al destino...
Non reggo cacio e pepe, o matriciane, però mi sono scofanata delle polpette al sugo che avevano un'anima, carciofo alla romana, e pure un panozzo alla buona nel retro di una bottega tanto illegale quanto affascinante...
E' stata una gran bella vacanzina, abbiamo visto la Cappella Sistina, ed i musei Vaticani, siamo entrati nella Basilica di San Pietro, ascoltato l'Angelus di quel [lo posso dire?!] GRAN FIGO di Papa Cecco, ed abbaimo guardato ma non toccato le vetrine degli spettacolari negozi di via Condotti e Vittorio Emanuele...
Mi sono impressionata davanti alla sporcizia che regna sovrana, tranne che in Vaticano, dove tutto luccica... pure troppo!
Mi hanno fatto ridere i romani, che li distingui da un km, perché sono "diversi", rilassati e sciallati come pochi, hanno una retromarcia sempre attiva ed indolente, ma altresì divertentissima.
Sentire tante lingue straniere, solo attraversando uno spazio limitato come Campo dei fiori, mi ha fatto ricordare che vorrei strenuamente un mondo globalizzato che non perdesse però le sue tradizioni, anche quelle popolane e popolari più assurde ed insensate.
Non avrei pouto auspicare compagni di viaggio migliori...
Con Jn c'è una tale alchimia che la nota chiunque, il Paparotto Gigiotto ne è rimasto piacevolmente sorpreso, ed anche lui, solitamente burbero e immusonito, era proprio rilassato...
Oh, non mi ha MAI parlato di lavoro!!!
Non ho fatto shopping, se non per un pensierino a Brivido [che a casa se l'è alquanto spassata....], ho fatto vere e proprie maratone di camminate a lunghissimo raggio, e non ho mai discusso ne provato disagio ne sentita mancanza di casa...
Okey, di Audrey c'è un po' poco, ma alla fine mi è importato decisamente di più ricominciare a vivere con la valigia fatta...
Non vorrei più che le mie paure precludessero i momenti belli e puri che possono nascere in un viaggio, e che io mi sono davvero persa per colpa di una mentalità troppo fragile...
Ho iniziato bene quest'anno, che lo so che per scaramanzia dovrei mangiarmi ettolitri di lingua prima di pronunziare queste paroline dannate, anche solo nel mio crapino, ma io do un calcio anche alla scaramanzia e ve lo dico: sono soddisfatta!