Si chiama "Passeggini alla riscossa" ed è una nuova campagna, spontanea e collettiva, che nasce da un problema reale che più volte, anche noi qui su Cercapasseggini.it abbiamo sottolineato: la difficoltà per mamme, papà, nonne e babysitter di muoversi per la città con il passeggino al seguito. Quella che fino a ieri avevamo sempre considerato una città tutto sommato sicura si trasforma in una giungla non appena iniziamo a "viverla" insieme a un bimbo piccolo. Ci si rende conto non solo delle difficoltà della strada, ma anche di come le stesse persone non abbiamo il minimo rispetto delle norme che regolano il traffico. A volte lo facciamo anche noi, senza pensarci, attraversiamo la strada al di fuori delle strisce, facciamo una corsetta a piedi per attraversare l'incrocio anche se il semaforo è rosso: tutte cose sbagliate, ma che sono entrate nell'uso comune. Quando ci sono dei bimbi, ovviamente, no. Riscopriamo il bisogno di rispettare delle regole, ci preoccupiamo due volte di più che non ci sia nessuno prima di impegnare un incrocio, perché i bimbi vanno protetti e tutelati. Ecco che, spesso, però ci troviamo di fronte a auto parcheggiate alla buona sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, davanti agli scivoli destinati ai pedoni. Comportamenti che ci obbligano a scelte più azzardate e a mosse meno sicure.
Proprio per denunciare queste abitudini sbagliate nasce "Passeggini alla riscossa": si tratta di una campagna informativa volta a spingere grandi e meno grandi a prestare maggiore attenzione all'educazione civica. L'idea è di GuidaGenitori.it che ha lanciato l'iniziativa a seguito dell'invito di alcune mamme. La campagna è molto semplice e chiede l'intervento di tutti: ogni qualvolta vi imbattiate in un'auto che ha parcheggiato male e che vi obbliga a rendere meno sicuro il vostro attraversamento pedonale con il bambino al seguito lasciate un biglietto sul parabrezza dell'auto. Il biglietto deve riportare la seguente scritta:
"Sono certa che ha faticato a trovare un posto per la sua auto. Tuttavia le sarei immensamente grata se la prossima volta evitasse di parcheggiare sulle strisce, sul marciapiede o in prossimità dello scivolo di accesso. Non può immaginare quanto sia pericoloso e faticoso muoversi in città con un bambino nel passeggino. La ringrazio. Una mamma"
Nessuna minaccia, nessuno scontro, nemmeno verbale. Ma solo un semplice messaggio che faccia per lo meno riflettere il conducente. Perché, si spera, non sia mala fede quella che spinge a parcheggiare in malo modo, ma spesso semplice distrazione. A cui, in quanto tale, si può porre rimedio.