La passione e l'interesse per la cultura anni 60/70 è ormai da tempo presente nella moda e nella vita quotidiana di tutti i giorni, come se il filo d'unione non si fosse mai spezzato, attraversando quasi incolume gli anni 80 e 90 fino ad arrivare ai giorni nostri, magari modificata per accompagnarsi ai gusti moderni ma mantenendo lo spirito ribelle che ha contradistinto quegli anni.Lo si nota in ogni piccola piega del nostro vivere quotidiano, dai look per il vestito e capelli, all'arredamento fino ad arrivare agli impegni socio/politici che invadono le piazze.
Si può tranquillamente dire che ormai come in un intreccio di vari Dna il nostro essere moderni si ricollega a doppio filo continuo con il passato, la cosa sorprendente è che persino le due ruote, prima relegate quasi nascoste nelle pubblicità, ora diventano trait d' union per la trama di uno spot Eclatante è l'esempio di un noto profumo dove solo mostrando un cupolino a bolla e un codino striminzito fa fare alla mente un doppio salto all'indietro quando le moto di questo tipo più di altre moto erano segno di solitudine individualismo voglia di imporsi ed emanciparsi (qui accentuato dal fatto che la suddetta cavalcatura è portata con disinvoltura da una donzella in tuta bianca, rigorosamente vintage).
Forse è il segnale di una volontà di avere tra le mani e nella testa qualcosa di meno fittizio e più reale? forse è il declino di scooter e moto più o meno plasticose per un ritorno a oggetti meno tecnologici e più a dimensione umane? dove sporcarsi le mani e sentirsi un pò parte del mezzo e non solo trasportati da esso?
O forse è solamente una ennesima corsa tra passato e futuro non per vedere chi arriva primo, ma chi sa emozionare di più.
Alberto Milan B.O.A ( Cafè Racer Culture )