Password più sicure con la “lettura del pensiero”

Creato il 13 aprile 2013 da Paolo Dolci @capn3m0

Password più sicure con la “lettura del pensiero”

Il primo problema che si ha nella creazione di un account è la scelta della password e la sua sicurezza! Sistemi di criptazione multi-bit e scansione di retina e impronte digitali sono alcuni dei metodi ormai utilizzati ogni giorno per rendere sicuri i nostri dati in sostituzione della classica password alfanumerica, mentre aziende come Google o organizzazioni governative come DARPA sono alla ricerca di sistemi sempre più complessi per salvaguardare la sicurezza dei dati.

Una svolta in questo campo sembra arrivare dall’Università di Berkeley (California) dove alcuni studenti e ricercatori hanno messo a punto un sistema di rilevazione EEG, con cui effettuare l’elettroencefalogramma di un utente ed utilizzare il tracciato cerebrale come dato di accesso per un account verificando l’identità in maniera univoca.

Il progetto era nell’aria da tempo, ma il costo elevato dell’attrezzatura e la bassa qualità dei singoli sensori EEG portatili avevano sempre bloccato l’evoluzione dell’idea. La questione ha avuto una svolta con l’utilizzo del Mindset NeuroSky, una cuffia Bluetooth del costo di 199 Dollari collegata ad una singola sonda EEG, con cui il team di lavoro dell’Università americana è riuscito ad effettuare test con tasso di errore inferiori all’uno per cento, ovviamente dopo aver effettuato un’attenta calibrazione dell’attività cerebrale di ogni utente coinvolto. La calibrazione è avvenuta facendo eseguire determinate operazioni in maniera ciclica agli utenti, operazioni semplici e ripetitive in cui non si sviluppassero situazioni di stress, come cantare una canzone o contare degli oggetti di uno stesso colore.

Di certo l’implementazione di questo metodo di autenticazione non sarà disponibile nel breve periodo per la nostra casella mail, ma l’abbassamento dei costi di produzione dei sensori EEG come il Mindset NeuroSky permetterà in futuro un’evoluzione sempre maggiore dei sistemi di sicurezza informatici e probabilmente fra qualche anno potremmo entrare in casa senza dover utilizzare le chiavi, ma semplicemente pensando “Apriti Sesamo” come degli Alì Babà hi-tech.

Fonte: The Verge


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