La creatività italiana tra passato e futuro: i capolavori di ieri
reinterpretati dai talenti di oggi.
Concept by Giovanni Cervi per Infart Collective
www.infartcollective.com/infart6/past-forward/
a cura di Diego Knore, Yasha Young e Giovanni Cervi
@ Musei CiviciBassano del Grappa
Past Forward inaugura il 31 agosto 2012 alle 18:30 e termina il 7 Ottobre
Artisti:
2501, Alessandro Bavari, Mattia Biagi, Zaelia Bishop, Lisa Black, The Bounty Killart, Arianna Carossa, Cera, Francesca Dalla Benetta, Dast, Benjamin de Diesbach, Dorian X, El Gato Chimney, Francois Escalmel, Tamara Ferioli, Nancy Fouts, Stanislav Ginzburg, Sandra Hauser, Brian Horton, James Kalinda, Diego Knore + 108, Koes, Lisa Mei Ling Fong + April Mae Hinds, Lucamaleonte, Sara Magni, Bethany Marchman, Miraschi, Doriano Modenini, Daniel van Nes,, Orticanoodles, Manuel Pablo Pace, Sergio Padovani, Thomas Pagani, Virginia Panichi, Giovanni Pasini, Paolo Polloniato, Thomas Raimondi, Rankore, Elena Rapa, Maria Rubinke, Mustafa Sabbagh, Giuliano Sale, Mimi Scholz, Sika, Skawager, Squp, Mattia Trotta, Ufocinque, Fernanda Veron, Raf Veulemans, Benjamin Vierling, Nicol Vizioli, Chris Von Steiner, Kevin Weir, Stefano Zattera
L’importanza dell’arte, le sue influenze in campo culturale e sociale e il suo ruolo come specchio dei secoli passati, è un dato di fatto. Ci hanno insegnato Da Vinci, van Gogh, Vermeer o Dali, Botticelli o Tiziano, Basquiat, Haring e Warhol. Visitiamo musei, studiamo l’arte e guardiamo opere che erano una riflessione sul clima politico e della società “dei loro tempi”.
Abbiamo conosciuto guerre e grandi sconvolgimenti politici che hanno dato vita a nuove forme di espressione artistica o che hanno distrutto intere collezioni e testimonianze di epoche passate. Rivoluzioni e periodi di benessere e decadenza, industrializzazione e recessione hanno lasciato il loro segno nel mondo dell’arte, lo possiamo vedere chiaramente camminando nelle sale di qualunque museo. Quello che non vediamo è l’attuale tumultuoso flusso di cambiamento ed evoluzione che scorre sotto la superficie, sorretto dalle correnti delle piattaforme social e dai nuovi mercati dell’arte. C’è un incredibile serbatoio di talenti che ha perfezionato e sviluppato tecniche personali o evoluto tecniche dei Maestri passati. Troppo spesso il grande lavoro innovativo di questi giovani artisti non è visto, considerato che lo stato di “emergente” non lascia molte possibilità di esporre in un museo. E sì che loro sono l’occhio della società contemporanea e lo sguardo indagatore sui cambiamenti di cui abbiamo esperienza quotidiana.
Abbiamo più tecnologia, ma rimuoviamo le guerre che si combattono su suoli stranieri, ci schermiamo gli occhi di fronte alla morte e alle catastrofi naturali, tracciamo un solco tra ricchi e poveri nelle nostre stesse terre, ma tutto questo esiste, oggi più che mai i giovani artisti portano riflessioni su cosa accade e sull’eredità che lasceremo alle generazioni future: unire il passato e il futuro in questa unica mostra permette al visitatore di apprezzare l’impatto che i vecchi maestri hanno avuto sulla tecnica e sul progresso artistico dei maestri di domani e di ammirare le nuove, personali, interpretazioni dei pezzi
della collezione permanente del museo e della storia dell’arte italiana in generale. Il visitatore è invitato e considerare che la pulsione dell’esistenza umana, i problemi e le grandi domande esistenziali, ma anche i successi, non sono cambiati nelle loro forma più pura, hanno semplicemente cambiato volto, e oggi è quello del gruppo internazionale di giovani artisti con cui abbiamo il piacere di lavorare da anni.
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