Gli zucchini (o zucchine, è lo stesso) sono tra i grandi protagonisti dell’estate. Io preferisco quelli chiari, meno acquosi della varietà scura, oltre che più dolci e dal sapore più intenso. Tutti, in ogni caso, nascono corredati da un bel fiore giallo arancio, splendido da vedere, ottimo da mangiare, ma deperibilissimo! I suoi petali, sottili come carta velina, appena sostenuti da leggere nervature, si afflosciano inesorabilmente poche ore dopo la raccolta.
Succede allora di avere a disposizione zucchini belli freschi, pronti per una frittata o una torta salata, e fiori tristanzuoli, che però a ben guardare sono solo un po’ accartocciati su se stessi, ma ancora commestibili.
Così è nata questa pasta, per non buttare i fiori di zucca.
Gli ingredienti per quattro persone:
- 320 grammi di pasta corta a piacere
- 10 fiori di zucca (quantità indicativa, non devono essere troppo pochi, ma anche otto o dodici vanno bene lo stesso)
- 2 acciughe salate
- 1 cucchiaio colmo di pinoli
- 3 cucchiaio di olio evo
- 100 grammi di ricotta
Tempo di preparazione: 15 minuti + il tempo di cottura della pasta.
Separate la corolla dei fiori di zucca dal pistillo interno (da gettare). Controllate attentamente che i fiori siano davvero in buone condizioni, scartando qualche punta un po’ più scura. Lavateli sotto l’acqua corrente, e spezzettateli con le mani.
Mettete sul fuoco l’acqua della pasta.
Pulite le acciughe salate e dividete i filetti.
In un tegame capiente versate l’olio, due cucchiai (più o meno) di acqua e i filetti di acciuga, quindi ponete sul fuoco: in questo modo, scaldando tutto insieme, non schizzerà. Con un cucchiaio di legno mescolate accuratamente per sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungete i pinoli e fateli tostare leggermente (non dimenticate la nota regola del pinolo, qualche minuto per dorare un secondo per bruciare), quindi i fiori di zucca, che con il calore appassiranno molto velocemente. Il sugo è pronto.
Buttate la pasta e, quando è quasi cotta, aggiungete al sugo la ricotta e mantecate.
Scolate la pasta, trasferitela nel sughetto, mescolate bene.
Servite subito, senza parmigiano (oppure a parte, per chi proprio non può farne a meno)
Strategie: Potete preparare il sugo in anticipo, anche il giorno prima, poi scaldarlo e mantecarlo con la ricotta al momento di servire.
Variazioni sul tema: Questa pasta è ottima calda, ma molto buona anche fredda, o meglio a temperatura ambiente.
Vino: Erbaluce di Caluso
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