Pasta al sugo

Da Euge
Chi è, fra i miei lettori che hanno una cinquantina d'anni o giù di lì, che non ricorda la pasta al sugo? Non era solo un piatto, era forse un modo di mangiare, diverso da come oggi pensiamo, o almeno io penso, l'alimentarsi. Comunque con la pasta al sugo ci siamo cresciuti, e su questo non ci piove.
Quindi oggi, un po' con l'occhio rivolto al passato e un po' al futuro, vi somministro la ricetta della salsa di pomodoro.
Oibò ma non hai vergogna? Ebbene no, e mi darete ragione alla fine.
Per quattro ci vorranno due o tre (o quattro) pomodori del tipo "a grappolo", belli maturi, e una lattina di pelati. Qualche foglia di basilico. Un quarto di bicchiere di olio evo.
Metti queste cose in pentola e frulli con il tuofrullino a immersione. Accendi il fuoco, aspetti che bolla e conti sei minuti.
Passati i sei minuti aggiusti di sale, di pepe e di zucchero.
Fuori fuoco aggiungi due etti di ciliegini, e rifrulli.
La tua salsa è pronta (e può stare anche quattro giorni in frigo, se ci riesci!).
Hai solo da saltarci la pasta dentro e aggiungere (ma non ce n'è di bisogno) un po' di parmigiano.
La foto allegata si riferisce al fatto che tanta era la gola che mi sono ricordato che ci voleva la foto solo a metà piatto, e anche questo vuol dire qualcosa.
La ricetta è di Fabio Fauraz, chapeau!!!!

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