Adoro i primi, se potessi scegliere vivrei di pasta ma... siccome sono già botola di mio è meglio fare un buon piatto di pasta una volta ogni tanto. Proprio come una bella e sostanziosa Amatriciana, per me un vero e proprio “comfort food”.
Solo una divagazione sul tema: gli spaghetti o bucatini. Ahimè qui non solo non sono graditi, ma li trovo anche scomodi da attorcigliare, rigorosamente al dente, attorno alla forchetta con improbabili, odiosi, bisunti schizzi di sugo a destra, sinistra, davanti e dietro. Che poi anche nei ristoranti di Amatrice chiedono quasi sempre la preferenza “pasta lunga o pasta corta?” E pasta corta sia!
Come qualcuno sa, il mio primo, povero marito (povero perché non sta più con me ovviamente) era amatriciano. Pertanto, seppur avendo rimosso in toto il periodo "barocco bizantino" del mio infausto primo matrimonio, mi sono però tenuta ben stretta la ricetta della amatriciana proprio come ho imparato a farla in loco e come la trovate sul loro sito con quei piccoli segreti che ovviamente variano da famiglia a famiglia. Sul guanciale e sul pecorino non si discute! Non vi chiedo di andare a prendere il guanciale e il pecorino amatriciani e tagliare il guanciale secondo i parametri previsti dalla ricetta originale ma… se mi usate la pancetta a cubetti o il parmigiano vi cancello dal blog e vi metto in ginocchio sui ceci! Inoltre no soffritto di cipolla o aglio.
Se invece omettete il pomodoro fate la famosa “gricia” di cui vi posterò ricetta prossimamente. C’è da dire che l’Amatriciana nasce proprio come “gricia ovvero con il condimento in bianco poiché l’avvento del pomodoro risale solamente alla fine del 1700. Un ultima chicca se la salsa la preparate in una padella di ferro (beati voi se la possedete!!!) allora l'olio andrebbe sostituito con dello strutto.
Pasta all’Amatriciana
Ingredienti per 4 persone
La Pasta di Franciacorta
Terre Rosse di Hispellum
Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino dop di Cirio
Gemma di Mare
In Cucina con l’Antro:Pomilla di Illa