Bene, questa pasta fa per voi. E’ una pasta per gente “mestruata” come lo sono io in questo momento. Ho già lo spot.
Mangia anche tu pasta asparagi e funghi porcini al cartoccio: L’unica vera pasta per gente mestruata!
Appena finisco il post lo giro alla lines e me lo faccio brevettare. Magari potrebbero fare che con 3 pacchi di assorbenti potreste avere in omaggio una confezione di preparato già pronto della mia pasta.
Si la trovo un’idea geniale!
Ad ogni modo, mi accingo ad enunciare cotal prelibatezza.
Di cosa avete bisogno?
- Asparagi freschi
- Funghi porcini (io avevo quelli congelati, ma se freschi ovviamente meglio)
- Pasta taglio corto
- Odori (io ho usato basilico, menta, salvia)
- Pancetta
- Pomodorini
- Parmigiano Reggiano
Non do le giuste dosi, perché io sono della teoria misura “alla che me ne frego”, evoluzione della teoria di mia madre e di mia nonna che era “ad occhio e croce” o “poi ti regoli”.
Prendete gli asparagi, e dopo averli lavati li affettate e li mettete a soffriggere con un po’ di olio.
Nella stessa pentola, aggiungete quindi i funghi porcini, e alcuni pomodorini tagliati in quattro.
Lasciare cuocere tutto insieme per alcuni minuti.
Separatamente dorate in una pentola a parte i dadini di pancetta. E quando li ritenete pronti aggiungeteli nel pentolone della strega su cui stavate lavorando prima.
La bontà di questa ricotta sta nell’odore che emana il cartoccio appena aperto e nella mozzarella che fila. Quindi il mio consiglio è di non essere avari con gli odori. A casa io mi trovavo basilico, menta e salvia. Normalmente li conservo congelati, così mi possono durare molto di più senza perdere le loro caratteristiche organolettiche.
Separatamente lessate la pasta per pochi minuti. Tre minuti in meno di quelli consigliati sulla scatola.
Finchè la pasta cuoce avete anche il tempo di tagliare la mozzarella a pezzetti.
Scolate la vostra pasta e aggiungetela sempre alla vostra pentola da stregona, insieme agli odori. Quindi mescolate il tutto con il formaggio grattugiato e mescolate per un minuto a fuoco dolce, in modo da far amalgamare il tutto.
A questo punto non vi resta che preparare gli involucri per il cartoccio. Io ho optato per uno strato di foglio d’alluminio a cui ho aggiunto un quadrato di carta da forno, per rivestire l’interno. Fondamentalmente non ero sicura che il foglio d’alluminio potesse andare a contatto con il cibo in forno, e con la sola carta da forno avevo paura che il fagotto si aprisse.
L’insieme delle due cose mi è sembrato ottimale.
Su questi due strati aggiungete la pasta, qualche nuova fogliolina di odori e pezzetti di mozzarella.
Chiudete bene il cartoccio, e infornate in forno già riscaldato a 180° per otto- dieci minuti.
E quando è pronto non vi resta che dare il cartoccio ai vostri bambini
E gustatevi la loro faccia, quando scopriranno che mondo meraviglioso si nasconde all’interno.
PS: Fabrizio ha giurato che prenderà ora nota del mio ciclo, per sapere quando lo chef si asprime al meglio, in modo da capire quando la cena esulerà dalle solite verdurine a carne buttata lì. Certi piatti possono essere dovuti solo a forti sbalzi ormonali.