Io non sono, per principio, né vegana né vegetariana: penso che l’essere umano sia onnivoro e possa mangiare (quasi) tutto. Rispetto però pienamente chi aderisce a una o entrambe di queste filosofie alimentari, oltre che di vita, e mi impegno quantomeno a fare i miei acquisti dove si rispetta l’etica e la sostenibilità.
Sono invece spesso vegetariana, o vegana, per gusto: preferisco le verdure, con il loro sapore così definito e diverso, ai piatti di carne, per la quale mi manca proprio il palato.
Ecco quindi perché molte delle ricette che propongo sono adatte anche a chi rifiuta decisamente le proteine animali, come questa pasta condita con un sughetto facilissimo, ma molto appetitoso.
La presenza della pancetta non deve insospettire. Ho deciso di aggiungerla per dare un tocco di colore, ma la vera prelibatezza di questo piatto è dato proprio dai porri che, grazie alla cottura lenta e prolungata, si trasformano in una crema dolce e saporita.
Per quattro persone:
- 320 grammi di pasta
- 3 porri
- 4 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaino raso di semi di papavero
- 100 grammi di pancetta
- Sale, pepe
Tempo di preparazione e cottura: 45 minuti
Spuntate i porri da entrambe le parti, selezionando solo la parte bianca, e tagliateli a fettine sottili. Trasferite tutto in una padella capiente, versate l’olio e mezzo bicchiere d’acqua, mettete sul fornello e fate cuocere a fuoco molto, molto, molto dolce, aggiungendo man mano un po’ acqua perché non devono assolutamente friggere né bruciarsi. Dopo una decina di minuti, salate e pepate moderatamente.
Come già detto, ma è fondamentale, i porri devono cuocere molto lentamente, fino a disfarsi e diventare una crema.
Quando vedete che i porri sono già abbastanza sfatti, mettete sul fuoco l’acqua della pasta.
Tagliate la pancetta a striscioline e fatela rosolare, senza alcun condimento, in un pentolino a parte: il grasso dovrà un po’ sciogliersi e diventare trasparente, e il tutto dovrà diventare croccante.
Mentre la pasta cuoce, aggiungete la pancetta ai porri e completate con i semi di papavero, che aiutano la digestione del grasso animale.
Scolate la pasta, conditela nella padella, impiattate, gustatela. Parmigiano grattuggiato a parte per chi non sa rinunciare.
Si conserva alcuni giorni in frigorifero.
Strategie: Quando pulite i porri, conservate quanto più possibile della parte verde; trasferitela in freezer e utilizzatela, con due patate e altre verdure a piacere, per preparare in un’altra occasione una crema di verdura.
Variazioni sul tema: La versione vegan-vegetariana, senza pancetta, è comunque perfetta!
Porro in fiore
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