E’ arrivata l’estate e io sono in alto mare. Non so se andrò in vacanza, non so se sarà dove sarà e quando sarà.Non sono dell’umore migliore adatto per pensarci,per la prima volta non sono tanto contenta che l’estate sia arrivata. Il rito delle vacanze, dal “vacare”, essere vacuo, vuoto, sgombero, è diventato ormai altro che vuoto, sgombero, libero in definitiva.
Non mi ci trovo ormai con questa frenesia che è diventata un lavoro a sé, pensare, informarsi, pianificare, organizzare, organizzarsi, mettere i soldi da parte per un anno intero e spenderli in qualche giorno, etc. Mi irrita l’obbligatorietà del rito.
La prova costume, l’abbronzatura, il divertirsi per forza, il dover sgomitare per un posto al sole!
Non mi piace nemmeno, se resto in città dover correre a musei, mostre, cercando di acchiappare qualsiasi situazione per non sentirmi tagliata fuori da questo rituale collettivo del vacare per poi poter dire: “che bello Agosto a Milano”!!!!!!
Sapete che vi dico?
Quasi quasi resto in città, lavoro, metto i soldi da parte e mi faccio un bel viaggio dopo, molto dopo!!!! Forse! E ad agosto vado in piscina!
Ma siccome caldo fa caldo, stiamo freschi con un piatto di pasta che usa la feta e greca il concetto del pesto italiano. Due piccioni con una fava e mi sento in pace!
Non è farina del mio sacco.Qui la trovai!!!!
Ingredienti:- 160 gr. di pasta secca corta
- 100 gr. di feta
- ½ tazzina da caffè di olio evo
- abbondante prezzemolo
- 1 pugnetto di olive nere denocciolate
- pepe bianco macinato fresco
- sesamo nero
Procedimento:
Mettiamo la pasta a cuocere in abbondante acqua salata come indicato sulla confezione.
Prepariamo il pesto,frullando la feta, l’olio, il prezzemolo, le olive (tenendo qualcuna da parte).
Scoliamo la pasta, condiamo con il pesto, aggiungiamo il sesamo nero e le olive cha abbiamo tenuto da parte tagliate a rondelle, mescoliamo e se vogliamo sbricioliamo sopra un po’ di feta ancora.
Se ci va, facciamo un giro d’olio e mangiamo tiepido.
Per 2.