Vi chiederete perché viene definita pasta "cu maccu"
Questo termine deriva dal latino "maccare" cioè schiacciare, infatti le fave dopo essere state cotte, vengono schiacciate con la forchetta e formano il macco una specie di purea, a me piace lasciarne qualcuna intera.
La versione che vi propongo è quella della mia mamma, in giro troverete anche altre ricette con l'aggiunta del finocchietto selvatico.
Per 2 persone:
200 g fave fresche sgusciate
1 cipolla bianca
sale
peperoncino
1 cucchiaio di concentrato
180 g pasta tipo reginelle
In un tegamino con acqua salata fate bollire le fave, e non appena cotte schiacciatele grossolanamente.
Nel frattempo in un altro pentolino mettete la cipolla affettata con un filo d 'acqua e fatela ammorbidire.
Mettete la cipolla ammorbidita in un pentolino con un filo d'olio, aggiungete il concentrato, il sale, ed il peperoncino, mescolate e unite anche la purea di fave(u maccu), fate insaporire e spegnete.
Spezzate le reginelle e ponetele in un piatto.
Cuocetele in acqua salata, scolatele al dente e conditele con il "macco", amalgamate bene e servite caldo.Aggiungete nei piatti con la pasta un filo d'olio.