Tralascio le implicazioni esistenziali che ha avuto per me, quest'anno, fare la pasta di mandorle.
Vi basti sapere che eravamo io, Marco e uno splendido stampino a forma di peperoncino e che questo è bastato a fare la pasta di mandorle più buona della mia vita.
Preparare i classici fruttini di martorana (pasta di mandorle in dialetto siciliano) è una tradizione in visione della festa dei morti, il 2 novembre.
E' un'usanza ancora viva: ogni anno vado in un negozietto di forniture per pasticceria e lo trovo sempre pieno di gente che fa la spesa per realizzare i fruttini di martorana.
Per realizzare la quantità che vedete in foto ho utilizzato mezzo chilo di farina di mandorle (in realtà ne era venuta di più ma il mio "aiutante" ne ha mangiata un bel po' in corso d'opera!)
Ecco dosi e procedimento:
Pasta di mandorle
La farina di mandorle
Ingredienti:
500g di farina di mandorle
500g di zucchero a velo
50g di glucosio
55g di acqua
2 fialette di aroma mandorla
1 fialetta di aroma vaniglia
1 pizzico di sale
stampini per modellarla
amido di mais
La preparazione della pasta di mandorle è piuttosto semplice, basti tenere a mente che la lavorazione deve essere piuttosto veloce perchè, se dovesse durare più del dovuto, la farina inizierebbe a rilasciare un olio che rovinerebbe la pasta.
Lo zucchero
Mescolate tutti gli elementi secchi: farina di mandorle, zucchero a velo e sale.Poi aggiungete il glucosio, l'acqua e gli aromi.
Mescolate velocemente e impastate con le mani.
Una volta che diventa omogenea formate un panetto.
Mettete dell'amido dentro lo stampino in modo che la pasta se ne distacchi facilmente, poi prendete un pezzetto di pasta e premetela dentro lo stampo. Rifinite i bordi con un coltello e sformate il vostro fruttino di martorana.
Disponete tutti i fruttini su un vassoio e lasciateli asciugare per almeno un giorno.
Il panetto di pasta di mandorle
Marco tenta di far uscire la pasta dallo stampino
Io mentre impasto