Questa ricetta proposta rappresenta ancora oggi un forte punto di riferimento nelle cucina meridionale. Le sue origini sono da rintracciare nelle popolazioni contadine e soprattutto povere, che arricchivano anticamente le loro tavole con tutti i beni primari che la madre terra gli concedeva. L’aggiunta della pasta inizialmente era molto sporadica, oggi invece è d’obbligo. Parliamo della pasta con patate e finocchietto selvatico. Già dal nome capiamo benissimo quali sono gli ingredienti principali, ma cerchiamo di capire meglio come realizzarla.
LA RICETTA:
Difficoltà: bassa
Cottura: 30 minuti
Preparazione: 10 minuti
Dosi: 4 persone
Costi: bassi
INGREDIENTI:
- 300 g di pasta tipo i “ditalini”
- 2 patate grandi
- 100-150 ml di polpa di pomodoro
- olio di oliva q.b.
- 1 cipolla
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
- formaggio grattugiato q.b.
PREPARAZIONE:
L’ingrediente principale che rende questo piatto il più appetitoso possibile è il finocchietto selvatico, senza questo il sapore non sarebbe così tanto eccellente.
- Procurato il finocchietto selvatico, lo laviamo con cura e lo lasciamo scolare. Nel frattempo prendiamo una casseruola e vi versiamo un po’ di olio di oliva, a cui poi andremo ad aggiungere la cipolla tritata finemente con un goccio d’acqua, copriamo e lasciamo appassire.
- Dopodiché inseriamo nella casseruola anche il finocchietto tagliato a pezzi, lasciamo appassire anche questo per 5 minuti.
- A questo punto aggiungiamo anche la polpa di pomodoro, il sale, il pepe nero e lasciamo cuocere il tutto a fiamma bassa per almeno 10 minuti.
- Nel frattempo peliamo le nostre patate e la tagliamo a dadini, le sciacquiamo sotto l’acqua corrente e le mettiamo a scolare.
- Trascorso il tempo necessario, versiamo nella casseruola le patate, circa 500 ml di acqua, saliamo nuovamente e lasciamo cuocere il tutto per altri 15 minuti.
- Arrivati a questo punto non ci resta che cuocere la pasta, versandola nella stessa casseruola delle patate. Se l’acqua risulta poca aggiungiamo un paio di mestoli di acqua calda in modo da non interrompere la cottura.
- Una volta cotta al punto giusto non ci resta che versarla nei piatti e servirla a tavola, ma non prima di aver spolverizzato il tutto con abbondante formaggio grattugiato.
Naturalmente, a seconda dei gusti personali, possiamo decidere se servirla più brodosa o meno. Il risultato non cambia, di sicuro il suo sapore farà ricordare ai più anziani la semplicità e il gusto di quei piatti che hanno accompagnato la loro giovinezza, tanto poveri ma nello stesso tempo preparati con tanto amore. Dunque non ci resta che provare. Buon appetito!