Questa pasta tipica della Puglia è facile e veloce da realizzare e si presta ad essere condita con fantasia. Per questo motivo la preparo spesso ed ho colto con piacere l'occasione di partecipare alla Giornata Nazionale delle orecchiette del Calendario del Cibo Italiano della Associazione Italiana Food Blogger, AIFB.
Questa volta ho condito le orecchiette con paté di olive e topinambur perché oltre al gusto ho voluto portare in tavola 2 ingredienti importanti per la salute.
Il paté di olive che ho scelto per condire questo primo è "al naturale": l'ho preparato frullando le olive verdi sgocciolate, risciacquate e snocciolate. Durante il processo di sminuzzamento le olive rilasciano naturalmente un po' di liquido, per ammorbidire il preparato basta aggiungere eventualmente un cucchiaino di olio extravergine di oliva.
La pasta fatta in casa condita con questo paté di olive diventa una ricca fonte di grassi "buoni", di antiossidanti e di sali minerali, soprattutto ferro, calcio, potassio, magnesio e sodio.
Le olive verdi che si trovano in commercio sono conservate in salamoia, una soluzione di acqua e sale. Nonostante il lavaggio conservano una certa sapidità: quanto basta per dare sapore al piatto e senza salare ulteriormente.
Il topinambur aggiunge a questa pasta altro gusto ed altri vantaggi: è un ingrediente saporito particolarmente ricco di fibre, sopratutto di inulina. Quest'ultima è una fibra alimentare che ha buone caratteristiche prebiotiche, ossia nutre la flora batterica intestinale, ed ha un indice glicemico molto basso. Il topinambur, poi, è una ricca fonte di sali minerali, soprattutto ferro, potassio, fosforo e magnesio.
Tutti i vantaggi di questa pasta fatta in casa meritano anche di essere abbinati in un menu equilibrato in base al modello della dieta mediterranea, per amplificare i vantaggi per la salute