Lo avevo già pensato quindi quando avevo finito Dieci Dicembre, libro che ha avuto un successo strepitoso negli Stati Uniti e, per fortuna, che si è diffuso parecchio anche qui in Italia. Però, sebbene ne avessi l'alto sospetto, non potevo essere sicura che quello di Dieci Dicembre non fosse stato un caso, un "ha scritto i suoi capolavori, bisogna leggere anche i racconti vecchi per essere sicura". Per fortuna ci ha pensato minimumfax, a darmi la certezza assoluta di essere davanti a un grande scrittore di racconti, ripubblicando le sue opere precedenti in edizione tascabile. Opere che erano già uscite con Einaudi ma forse non considerate al punto giusto. O forse ero ancora troppo giovane quando sono state pubblicate per tenerle in considerazione. Non lo so.
Fatto sta che ho comprato questo Pastoralia nell'edizione tascabile minimumfax (edizioni che mi fanno davvero impazzire per la grafica di copertina) e mi sono tuffata nei sei racconti che lo compongono e persa nell'incredibile stile di Saunders e nell'immagine un po' triste, un po' comica, un po' grottesca che dà della nostra futura (ma forse non così tanto) società, attraverso questi personaggi e le loro strane vicende.
Si inizia con il racconto che dà il titolo alla raccolta, Pastoralia, ambientato in una sorta di parco a tema interattivo, in cui il protagonista vive interpretando un cavernicolo. Non deve parlare, mangia solo la capra che gli viene data ogni giorno, il suo unico contatto con l'esterno è un fax, con cui comunica con la moglie lontana e chiede notizie del bambino malato, e la sera deve compilare un modulo in cui giudica il lavoro della sua "compagna cavernicola", perché sono previsti dei tagli sul personale ed è necessario eliminare le persone che non fanno bene il loro lavoro.Si va avanti con Winky, nome della sorella del protagonista che, stanco di vivere con lei ed assisterla, decide di iscriversi a un corso motivazionale che gli insegni a dirle tutto quello che pensa. Un corso che funziona, finché non si scontra con la realtà.Poi c'è Quercia del Mar, forse quello che mi è piaciuto di più in assoluto, che racconta di uno spogliarellista di uno strano club in cui le donne classificano ogni giorni gli uomini, per decidere i migliori e i peggiori. Un uomo che vive in un brutto quartiere della città con due cugine e una strana zia, tranquilla e pacata, finché non muore e inizia a tormentarli perché si creino un futuro miglioreLa fine dei FIRPO del mondo è invece quello che ho capito meno, se devo essere sincera. Un senso di confusione immediatamente dissipato dal racconto successivo, Il parrucchiere infelice, che mi è piaciuto quasi quanto Quercia del mar. Un racconto che parla di insicurezze, sogni e amore, attraverso un parrucchiere scapolo, senza dita dei piedi, che vive con la madre e che in ogni donna vede una futura moglie e sfrenata amante, ma che deve ancora imparare a sapersi accontentare per poter essere felici. E si conclude con Le cascate, un racconto su come l'istinto spesso prenda il sopravvento sul buonsenso, ma che lascia anche un po' di speranza sul fatto che questo mondo poi tanto brutto non può essere, che ci sarà sempre qualcuno che scapperà, ma anche qualcuno che verrà a salvarci.
Per capire bene i racconti di Saunders non si può fare altro che leggerli, secondo me. Ogni ulteriore mia parola sul suo incredibile stile, serio e ironico, pungente e dissacrante allo stesso tempo, sarebbe superflua. Così come lo sarebbe raccontarvi ancora più a fondo la trama e il senso di ognuno dei racconti di questa raccolta, perché non c'è niente di più bello che scoprirlo da soli, cosa significano per voi queste parole.Quindi, leggete i racconti e leggete Saunders.
Titolo: PastoraliaAutore: George SaundersTraduttore: Cristiana MennellaPagine: 155Anno di pubblicazione: 2014Editore: minimum faxISBN: 978-88-7521-544-6Prezzo di copertina: 9 €Acquista su amazon:formato brossura: Pastoraliaformato ebook: Pastoralia