Impossibile descrivere a parola la sensazione di illegalità che si prova quando ci si avvicina ad ogni monumento simbolo di Roma. A fontana di Trevi si fa lo slalom tra i venditori di bolle di sapone e della "palla che si schiaccia", gladiatori rumeni con le spade di plastica e le nike ai piedi, pataccari autorizzati che impallano qualsiasi foto si tenti di fare.
Un mercatino di infimo livello che solo la mente triviale e zotica di qualche illustre amministratore nostrano poteva autorizzare. Ne ignoriamo il nome, ma da che io mi ricordi quelli lì ci sono sempre stati e non li ha mai mandati via nessuno.