Questa varietà di patate, ho scoperto leggendo qua e là, è antica e solo recentemente è ritornata ad essere presente sulle nostre tavole. È interessante il fatto che non si tratta di uno strano incrocio ma di una varietà autoctona in Perù, Bolivia ed Ecuador.
La polpa della patata viola è ricca di antocianine, che sono anche responsabili del colore e di antiossidanti. Questi fitocomposti e la buona concentrazione di sali minerali ne fanno un ingrediente gustoso ed interessante per le ricette.
Le antocianine hanno una dimostrata efficacia ne favorire la circolazione del sangue nelle vene e nei capillari e contrastano la formazione delle placche aterosclerotiche. perché hanno effetti positivi sulla riduzione dei trigliceridi e del colesterolo plasmatico.
Le patate blu, poi, sono una buona fonte di minerali come potassio, magnesio, ferro.
Ma ancora non è tutto: le patate viola sono ricche anche di vitamine del gruppo B, soprattutto B1, B2 e B6 e di acido fenolico, clorogenico e ascorbico. Tutti gli acidi fenolici hanno una dimostrata efficacia come antibatterici, mentre l'acido clorogenico è in grado di rigenerare la vitamina E ossidata.
Visti tutti questi vantaggi nutrizionali è evidente che le patate viola sono un'ottimo ingrediente per un buon contorno o magari come alternativa alle classiche per fare degli gnocchi.
Come sempre mangiare sano con la dieta mediterranea significa avere una buona consapevolezza degli ingredienti: le patate apportano per lo più carboidrati ma la quantità a porzione con questa ricetta è limitata pertanto il pasto può essere completo ed equilibrato servendo anche un primo, ossia un'altra porzione di carboidrati.
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