Ma secondo me la creatività è anche questa: sperimentare, sperimentare, sperimentare per prima cosa con quello che abbiamo intorno a noi.
Il difetto numero uno di essere autodidatta è sicuramente di mancare di nozioni di tecnica: a volte mi capita di stare ore a cercare di risolvere un problemino che probabilmente con conoscenze più approfondite potrei risolvere in un attimo. Per sopperire a questa mancanza devo informarmi, documentarmi, guardare video e cercare nei fantastici blog e siti americani...certo nulla di semplice visto il mio povero inglese. Così mi devo avvalere dell'aiuto di google traduttore: io cerco di capire il significato di quello che leggo e lui mi traduce i termini più tecnici (o almeno ci prova).
Così in un pomeriggio esplorativo mentre leggevo un lungo post che parlava di patina e di come ottenere i vari colori, il socio traduttore mi rimanda le parole "pastelli a cera". Sussulto e faccio una rapidissima scansione del cassetto dei pastelli...con tre figli ho tanti avanzi di pastelli a cera in un'infinita gamma di colori.
E si comincia a sperimentare visto che la voglia di colore è tanta.
Pastelli a cera atossici, non puzzano, in infiniti colori e si apre un mondo....
L'unico mio dubbio era che non si rovinassero e che la cera saltasse via. Nessun problema ho fatto il "crash test" e cioè li ho fatti indossare a Sara: la sua cura dei bijoux è pari a zero che vuol dire orecchini ammucchiati in una scatola e sono rimasti integri la cera è come se, protetta dalla vernice acrilica trasparente, si fosse vetrificata.
Questo è il primo paio ufficiale Orecchini "Green wax"
Creati con lamina di rame ritagliata in cui ho creato piccoli solchi.
Passati con pastelli a cera in varie tonalità di fucsia, scaldati e ripuliti.
Mi piace tantissimo l'effetto della cera che è andata ad adagiarsi nei solchi.
Una piccola perlina di prenite
Disponibili su ARTESANUM E DAWANDA
E...aspettiamo la primavera ;)
Buona settimana
Grazia