Patologie civetta: aumentano le richieste di esenzioni ticket in Basilicata

Creato il 16 gennaio 2014 da Ecodibasilicata

Le Asl lucane di Matera e di Potenza hanno fornito al Movimento 5 Stelle, in forma anonima per rispetto della privacy, i dati di esenzione ticket in riferimento ad alcune patologie che hanno una concausa ambientale.

È l’epilogo amministrativo (poi ci sarà la valutazione clinica dei dati) di una iniziativa partita in Campania e in Basilicata, coordinata da uno specialista campano, l’oncologo Vincenzo Petrosino, volta a cercare di capire la dimensione sanitaria di questepatologie civetta in rapporto al territorio abitato. Il fine è quello di registrare incidenze e influenze legate all’inquinamento della catena alimentare umana e dell’ambiente circostante attraverso le attività antropiche (come dimostra lo studio Sentieri, http://www.epiprev.it/intervento/il-progetto-sentieri-sui-siti-di-interesse-nazionale-le-bonifiche-sin-brindisi-alla-salut ), comprese quelle criminali, deducendole dalle richieste di esenzioni ticket. D’altra parte, se in questa nazione mancano, per volontà politica, le indagini epidemiologiche e i registri di gravi patologie, bisognerà pure inventarsi un metodo per capire di cosa ci si ammala in intere aree geografiche e perché.

Gli atti di registro sanitario sono infatti necessari alla gestione e alla tutela della salute pubblica per consentire anche un naturale e trasparente osservatorio sociale control’aggressione all’aria che respiriamo e all’acqua e ai cibi che mangiamo. E, invece, nell’oscurità di informazioni, facciamo proliferare vergogne come la “Terra dei Fuochi” in Campania o consentiamo sperimentazioni impunite in Basilicata, lungo i monti che creano le sorgenti del fiume Agri (4 milioni le persone interessate dalla gestione di queste acque), con l’Eni che ha usato dal 1999 acido cloridrico e fluoridrico e “strane vescicole” per estrarre petrolio in aree dove il buon senso e norme più stringenti obbligherebbero a stare lontani mille miglia.

L’iniziativa del M5S è partita dalle due regioni più volte interessate da fenomeni di aggressione criminale verso l’ambiente e sarà poi confrontata con i dati che emergeranno dal resto delle regioni italiane, visto che questa indagine, pensata dall’oncologo Petrosino e dai portavoce al Senato, Bartolomeo Pepe (campano) e VitoPetrocelli (lucano), sarà replicata su tutto il territorio sanitario nazionale. Le due regioni meridionali sono anche quelle che nell’ultimo ventennio (Istituto nazionale dei Tumori, http://www.tumorionline.it/index.php?archivio=yes&vol_id=294),hanno, ad esempio, registrato preoccupanti percentuali di incremento di patologie cancerogene rispetto al resto d’Italia.

L’andamento delle esenzioni ticketsegnalate in Basilicata per Asma, ipo e ipertiroidismo, Tiroide di Hashimoto, neoplasie maligne, neonati prematuri, Alzheimer e Parkinson (sono le patologie fatte analizzare), sono pressoché sovrapponibili tra le due province della piccola regione italiana. In soli 6 anni presi in considerazione, dal 2006 al 2012, per tutte le patologie considerate, fatta eccezione per l’ipertiroidismo a Matera e l’ipotiroidismo a Potenza, gli incrementi delle esenzioni dei ticket hanno avuto un andamento vertiginoso. Con due annate critiche, a cavallo tra il 2009 e il 2010, dove l’aumento di richieste di esenzioni ticket è esploso. Leggermente diversa la valutazione di gravità per le neoplasie maligne: sono in costante e non ondivago incremento fin dal primo anno preso in considerazione, il 2006, e sono raddoppiate in soli 6 anni, da circa 450 esenzioni a più di 900 per provincia lucana. In una realtà di densità abitativa molto bassa.

Vito Petrocelli

Portavoce M5S al Senato della Repubblica


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