PATRIA o MATRIA ovvero SULL'INVENTARE NUOVE PAROLE

Da Vale
E' stato K. a sollevare la questione. La parola patria qui in Italia a molti fa un po' specie. Si porta dietro un retaggio negativo. E' d'altronde vero che in nome della patria e della bandiera si sono fatti massacri su massacri, e la Storia ne è piena di esempi. E' però pur vero che questo compleanno dell'Italia, come lo chiama Gnomo Uno (Gnomo Due: "Ma quanti anni compie la Italia?" Gnomo Uno: "150!" Gnomo Due: "Più della nonna bit!!!! Impottibile...."), può essere l'occasione per riconciliarci.
E allora a K. è venuta l'idea di chiamarla la nostra Matria, da mater e non da pater.

W la matria Italia!!!

Cambiare le parole e inventarsene di nuove, a volte in Italia sembra l'unica soluzione. Ma voi non siete stufi di sentire parlare di berlusconismo e anti-berlusconismo? Di destra e sinistra? Di decentramento? Di rafforzamento di governo? Di giustizialisti (?????)? Di inadempienza? Di patto trasversale?BASTA!!!Io non ne posso più! Almeno cambiatele ogni tanto, non ripetete sempre le stesse cose vi pregooooo. E dico a tutti eh, proprio a tutti!E dunque sapete cosa vi dico, che il termine matria proprio ci sta. Che mi fa venire in mente più che una mamma una nonnetta, tutta storticella, col mal di schiena e la faccia sempre scontenta, che impreca ad ogni passo, incapace di procedere e che pensa ai bei tempi andati, quando era giovane e tutto filava dritto. Non so voi, ma io quando tutto filava dritto non ero ancora nata e con questa nonnetta storta ci sono cresciuta. E mi dispiace vederla sbraitare in mezzo alla strada, mi dispiace veramente tanto e allora noi la bandiera la mettiamo al balcone, così se passa di qui, magari un mezzo sorriso ci scappa.Oh, matria... povera matria.

La primavera intanto, tarda ad arrivare...