Di Guy Gavriel Kay ho letto tutto. River of Stars l’ho letto il mese scorso, dopo aver aspettato invano per oltre un anno la traduzione in italiano. Nella recensione ho parlato entusiasticamente del romanzo perché mi è piaciuto. Avevo alte aspettative, avendo amato tutti i precedenti romanzi di Kay ero fiduciosa che anche questo potesse piacermi, ma la cosa non è mai davvero scontata. Ho amato anche quasi tutti i romanzi di Harry Turtledove, ma a un certo punto mi è capitato di leggerne uno che ho trovato bruttino. E non è neppure rimasto l’unico. Stesso discorso per David Eddings. Aver amato i precedenti libri di un autore ci può far pensare di essere in sintonia con lui, con quel che scrive, ma non c’è nulla di garantito. Per questo quando ho dedicato un articolo – e l’ho fatto in ben tre occasioni – a River of Stars ben prima di averlo letto (e magari pure prima della sua pubblicazione) ho elogiato lo scrittore ma non mi sono sbilanciata sul libro.
L’onestà mi sembra una cosa fondamentale. Posso anche essere insistente nel pubblicizzare i libri che piacciono a me, ma se vi dico che sono belli e vale la pena leggerli è perché io l’ho già fatto e lo penso davvero. Poi magari voi avete gusti diversi dai miei e li reputate una ciofeca, ma questi sono gusti diversi, non frasi scritte da parte mia per il puro gusto di scriverle. Eppure c’è chi riesce ad assegnare 5 stelle, e a recensire, libri che ancora non sono stati pubblicati, anzi, che neppure sono stati terminati. È quanto è successo con Doors of Stone di Patrick Rothfuss, terzo romanzo delle Cronachedell’assassino del re dopo Il nome del vento e La paura del saggio.
Se conoscete l’inglese andate a leggere direttamente le sue parole, altrimenti…
Per quanto sia bello vedere persone che assegnano cinque stelle a questo libro, in qualche caso pure recensendolo, confesso di essermi un po’ stupito.
Dopo averci pensato per un po, ho capito che c’era una sola spiegazione possibile:
i viaggiatori del tempo amano il mio romanzo.
Questo è stranamente rassicurante perché mi consente di sapere che, alla fine, terminerò le mie revisioni, e il romanzo sarà così bello che io avrò ancora un seguito su quella palla traballante [se voi sapete tradurre correttamente “in the big ball of wibbly-wobbly.... timey-wimey.... stuff that I like to think of as the future” ditemelo perché tutto quello che riesco a fare io è farmene una vaga idea] che mi piace immaginare come il futuro.
Voglio dirvi anche, lettori del futuro, che apprezzo il fatto che vio abbiate dedicato del tempo a leggere e recensire il mio libro. È davvero lusinghiero il sapere che anche con la tecnologia del viaggio nel tempo a vostra disposizione voi preferite leggere i miei testi e parlarne qui su goodreads piuttosto che, diciamo, andare a caccia di dinosauri, ubiacarvi con Leonardo da Vinci o “pants” [ok, questa non l’ho capita] Hitler.
In secondo luogo vorrei dirvi, nel caso voi siate il Dottore e state leggendo queste parole, che io sarei un eccellente compagno di viaggi. So che di solito tendi a uscire con donne giovani e carine e cani robot, e onestamente è una cosa che rispetto.
Inoltre, sono capace di mettere diverse cose in tavola. Umorismo, battute argute, e una barba capace di farmi mimetizzare perfettamente in qualsiasi cultura germanica pre-industriale. Sono anche molto bravo a baciare e a giocare ai Coloni di Catan.
Giusto per fartelo sapere.
Infine, se per caso qualcuno di voi dovesse avere una copia digitale del libro e mi facesse la cortesia di inviarmela via mail, lo apprezzerei moltissimo. Vorrei tanto avere la versione da cinque stelle del romanzo perché in questo momento quella su cui sto lavorando io secondo me ne vale solo tre e mezza. Mi risparmierei un mucchio di lavoro se potessi semplicemente arrivare alla fine e pubblicarlo.
Cordiali saluti
Pat