Pauroso rogo tossico nella zona militarizzata dell’inceneritore di Acerra. A fuoco le Eco-balle di Stato sotto gli occhi del Battaglione San Marco

Creato il 21 marzo 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale


di Antonio Casolaro 
Nella notte tra il 20 e il 21 marzo si è consumato l’ennesimo scempio ambientale in provincia di Napoli ad Acerra, presso la zona Pantano, dove è stato a fatica domato un pauroso incendio doloso nel quale gran parte delle ecoballe della piazzola 2 hanno preso fuoco. 
Ad innescare la scintilla probabilmente un dispositivo a tempo collocato attraverso un foro sotto il telone protettivo in due punti, uno verso nord e uno verso ovest. I militari del battaglione San Marco che presidiano da anni il sito accortisi del principio di incendio ha allertato i Vigili del Fuoco, accorsi sul luogo tempestivamente con circa 80 unità. Prima di entrare per domare l’incendio i pompieri hanno dovuto attendere il nucleo specializzato NBCR (nucleo batteriologico contaminazioni radioattive) per la messa in sicurezza del sito, successivamente sono iniziate le operazione di spegnimento. 
Durante la combustione, trattandosi di balle miste, si sono sprigionati fumi tossici molto densi. La piazzola 2 era stata da pochi giorni interessata dall’ordinanza urgente del presidente Cesaro che intimava alla ditta SAPNA di sgomberare l’area, nonostante l’azienda avesse chiesto una proroga non accettata dall’Asl Na 2 nord che aveva espresso parere negativo. Se prima a dover essere smaltite erano le eco-balle ora si dovranno invece trattare rifiuti speciali che hanno un costo molto più elevato di smaltimento.
 Siamo dunque alle solite furbate, ormai tristemente note da queste parti, che a molti cittadini hanno ormai fatto perdere il senso dello stato. Ci si chiede, infatti,come sia possibile entrare in una zona militare,cosi protetta e sorvegliata, bucare un telone, applicare un dispositivo a tempo e andare via, il tutto senza essere visti? 
 Angelo Ferrillo dell’associazione “La Terra dei Fuochi” annuncia la presentazione di una denuncia collettiva alla Procura della Repubblica affinchè un episodio così grave come quello di stanotte non resti come al solito impunito.



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