Stavolta non verrò a deliziarvi, come altre volte ho fatto, con splendide immagini delle mie passeggiate lacustri. Vi propongo invece una foto un po’ scialba il cui titolo potrebbe essere “Che cosa manca?”. Già, perché dovete sapere che in questo preciso luogo e in alcuni altri, d’estate, quando il solleone rovente e satanico ti disidrata, e non riusciresti a fare una pisciatina neppure se ti pagassero cento euro a goccia, trovano alloggio, a gruppi di due, tre, a volte quattro, i coloratissimi vespasiani portatili. Che vengono rimossi puntualmente all’arrivo dell’autunno, in attesa del ripristino a primavera molto inoltrata. Il motivo, pare ovvio, sono le moltitudini di turisti stranieri che affluiscono nella bella stagione. Bisogna pur far credere, a costoro, che l’italiA sia un paese civile (quasi) quanto la confinante Svizzera… Ma d’inverno i turisti stranieri scarseggiano, e del gelo che stimola le vesciche dei viandanti autoctoni sempre numerosi (molte donne, moltissimi anziani) pare non fregare un accidente a nessuno. Davanti a cotanta intelligenza, il mio uccello, e gli apparati idraulici a esso collegati, sentitamente ringraziano!
Stavolta non verrò a deliziarvi, come altre volte ho fatto, con splendide immagini delle mie passeggiate lacustri. Vi propongo invece una foto un po’ scialba il cui titolo potrebbe essere “Che cosa manca?”. Già, perché dovete sapere che in questo preciso luogo e in alcuni altri, d’estate, quando il solleone rovente e satanico ti disidrata, e non riusciresti a fare una pisciatina neppure se ti pagassero cento euro a goccia, trovano alloggio, a gruppi di due, tre, a volte quattro, i coloratissimi vespasiani portatili. Che vengono rimossi puntualmente all’arrivo dell’autunno, in attesa del ripristino a primavera molto inoltrata. Il motivo, pare ovvio, sono le moltitudini di turisti stranieri che affluiscono nella bella stagione. Bisogna pur far credere, a costoro, che l’italiA sia un paese civile (quasi) quanto la confinante Svizzera… Ma d’inverno i turisti stranieri scarseggiano, e del gelo che stimola le vesciche dei viandanti autoctoni sempre numerosi (molte donne, moltissimi anziani) pare non fregare un accidente a nessuno. Davanti a cotanta intelligenza, il mio uccello, e gli apparati idraulici a esso collegati, sentitamente ringraziano!