L’opera esposta è uno dei celebri arazzi fiamminghi dedicati al tema della Battaglia che proviene dal Museo di Capodimonte e ripropone virtualmente gli altri sei arazzi della serie permettendo così al visitatore di ammirare e indagare ogni singola scena, scoprendo protagonisti e vicende. Grazie alle installazioni multimediali e alle tecnologie innovative, posizionate per questa straordinaria mostra, il visitatore può rivivere e respirare l’atmosfera del combattimento. Il tutto, in un’ala del Castello da poco restaurata e per la prima volta aperta al pubblico. L’opera esposta raffigura, infatti, la “Sortita degli assediati e la rotta degli Svizzeri che annegano in gran numero nel Ticino”. La scena è dominata dall’immagine di Pavia che sotto il comando di Antonio de Leyva aveva resistito per quasi quattro mesi all’assedio di Francesco I, consentendo il trionfo di Carlo V in quel nebbioso 24 febbraio 1525. (mpa)
L’opera esposta è uno dei celebri arazzi fiamminghi dedicati al tema della Battaglia che proviene dal Museo di Capodimonte e ripropone virtualmente gli altri sei arazzi della serie permettendo così al visitatore di ammirare e indagare ogni singola scena, scoprendo protagonisti e vicende. Grazie alle installazioni multimediali e alle tecnologie innovative, posizionate per questa straordinaria mostra, il visitatore può rivivere e respirare l’atmosfera del combattimento. Il tutto, in un’ala del Castello da poco restaurata e per la prima volta aperta al pubblico. L’opera esposta raffigura, infatti, la “Sortita degli assediati e la rotta degli Svizzeri che annegano in gran numero nel Ticino”. La scena è dominata dall’immagine di Pavia che sotto il comando di Antonio de Leyva aveva resistito per quasi quattro mesi all’assedio di Francesco I, consentendo il trionfo di Carlo V in quel nebbioso 24 febbraio 1525. (mpa)
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