Si tratta di 12 lavoratori, 6 di Pavia e 6 del territorio provinciale che potenzieranno il settore Servizi Sociali e la sicurezza cittadina a costo zero per il Comune.
Una possibilità che si apre grazie a un accordo tra la Croce Rossa italiana e il Comune di Pavia e che proseguirà per tutto il 2016.
Alla base dell'accordo, la privatizzazione della Croce Rossa; mentre l'80% dei dipendenti lombardi da marzo hanno un contratto di tipo privatistico e lavorano per Areu, il restante 20 % ha voluto mantenere il contratto pubblico. Si tratta di circa 200 lavoratori, messi a disposizione delle amministrazioni locali per svolgere mansioni affini alla loro formazione professionale.
A Pavia la preparazione della convenzione è stata affidata a Roberto Rizzardi, consigliere comunale della lista civica a sostegno di Massimo Depaoli e medico del 118. Rizzardi ha organizzato lo scorso febbraio un incontro al quale hanno partecipato il direttore regionale, Claudio Malavasi, e i vertici provinciali: il presidente Piacentini, il segretario Bassanese e il responsabile della protezione civile Vicini.
Interlocutori erano il sindaco Depaoli e gli assessori Gregorini, Ruffinazzi, Canale e Moggi. L'intenzione è quella di impiegare i dipendenti, che continueranno a vestire la classica uniforme della Croce rossa, soprattutto nel settore dei Servizi Sociali, per esempio con interventi a supporto delle strutture che attualmente ospitano i minori stranieri non accompagnati.
I dodici lavoratori potrebbero essere anche impiegati nel presidio delle zone più frequentate della città, come per esempio stazione o piazza Petrarca, nonché nell'assistenza ai vigili urbani in occasione di sfratti o durante i controlli per la movida.
La figura del soccorritore di prossimità sta sempre più emergendo in Lombardia. A Milano, ad esempio, alcuni operatori sono stati recentemente destinati alla Stazione Centrale per prestare assistenza ai profughi siriani.
di Serena Baronchelli